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Dichiarazione di Mirko REGGIANI

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Colorno (PR) (Partito: Cen-sin)  - Consigliere  Consiglio Comunale Colorno (PR) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

Dalla parte del problema o dalla parte della soluzione?

  • (18 marzo 2013) - fonte: http://www.mirkoreggiani.it - inserita il 27 marzo 2013 da 27334
    L’elezione di Piero Grasso e Laura Boldrini rispettivamente alla seconda e terza carica dello Stato, è una bellissima notizia che riempie di emozione e diffonde una discreta speranza per l’immediato futuro. Queste due grandi personalità della società civile, sono la miglior risposta alla forte richiesta di cambiamento che arriva dal popolo italiano e che si è manifestata in modo chiaro e indiscusso anche attraverso il clamoroso risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle. Nello stesso tempo, l’elezione a vescovo di Roma di Papa Francesco e la sua semplicità comunicativa, rappresentano una svolta decisiva per la Chiesa: oggi abbiamo un Papa nel quale anche i non credenti possono intravedere un esempio positivo e, soprattutto, una ragione di speranza per il futuro. Ovviamente c’è molto da fare e le incertezze sul futuro sono ancora tante; ma almeno abbiamo dato un primo e significativo segnale di vita sul quale costruire i prossimi passi per uscire dalla crisi economica, sociale, ma anche morale, della nostra società. E qui adesso viene il bello. Perché è arrivato il momento della verità: è arrivato il momento nel quale sarà possibile distinguere chi vuole davvero partecipare alla ricostruzione, da chi vuole solo distruggere o da chi vuole solo continuare ad arraffare: adesso vedremo chi vuol solo far parte del problema e chi invece si schiera dalla parte della soluzione. Sono convinto che senza una presenza così qualificata del M5S, oggi non avremmo questi due presidenti. Il Movimento ha ottenuto il suo primo risultato; ma per raggiungerlo è dovuto uscire da quell’ "integralismo religioso” nel quale lo ha confinato Grillo, il quale professa una catartica devastazione dell’esistente, ma non spiega come avverrà la ricostruzione. E’ palpabile la contraddizione emersa in questi giorni tra le riunioni a porte chiuse, quasi massoniche, dei grillini e il loro programma elettorale ricco di parole come “trasparenza”, “comunicazione”, “condivisione”: un programma che parla di trasmissione in streaming delle sedute dove si prendono le decisioni, per allargare così la partecipazione di tutti i cittadini.... Perché Grillo non permette il referendum tra i suoi elettori su quale soluzione proporre al Parlamento? Ha forse paura che il risultato non sia quello da lui desiderato? Io credo che la maggior parte degli elettori del M5S non voglia la distruzione totale delle istituzioni italiane ed europee; ma semplicemente ne chieda un profondo cambiamento: la loro normalizzazione e umanizzazione. E’ vero, il sistema economico-finanziario che guida il modello di governance dell’Unione Europea, e che vede in Monti il suo più agguerrito sostenitore, va completamente ribaltato; ma questo risultato non si può raggiungere attraverso una guerra contro tutto e tutti, come propone Grillo. Ne risulterebbe solo la carneficina dei soggetti più deboli. Oggi Grillo deve decidere se portare i suoi al massacro o consentire invece loro di migliorare il sistema contaminandolo da dentro con l’onestà, la freschezza e l’entusiasmo che hanno dimostrato di possedere. Oggi i suoi parlamentari eletti devono scegliere se vogliono essere i "black-bloc" della politica o piuttosto la forza propulsiva di un cambiamento epocale.
    Fonte: http://www.mirkoreggiani.it | vai alla pagina
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