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Violenza, una petizione pubblica a governo e parlamento
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(25 ottobre 2012) - fonte: www.deliamurer.it - inserita il 25 ottobre 2012 da 31
Una petizione pubblica contro la violenza. L’ha lanciata l’associazione dei centri antiviolenza D.I.Re. I primi firmatari dell'appello sono Serena Dandini e Riccardo Iacona.«Ho dato la mia adesione perché su questo tema è necessario lanciare una mobilitazione seria, radicale, per produrre finalmente azioni e politiche concrete».
Per aderire: http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2012N30754.
Di seguito il testo dell’appello.
L'associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza - denuncia la 105esima vittima di femicidio in Italia dall'inizio del 2012 e lancia un appello: Carmela, morta a diciassette anni per difendere la sorella dalla violenza dell'ex fidanzato, sia l'ultima vittima.
La violenza sulle donne non è un'emergenza ma è un fenomeno strutturale di una società che pone uomini e donne in una relazione di disparità. Lo denunciamo da anni e non è più tollerabile che in un Paese che si definisce civile, le violenze sulle donne e i femicidi avvengano nell'indifferenza della società e della politica.
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d'Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale.
Le violenze sulle donne e i femicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza.
Fonte: www.deliamurer.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi