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Dichiarazione di Stefano STEFANI
Spese da tagliare il governo si sveglia solo adesso
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(30 maggio 2012) - fonte: Quotidiano La Padania - inserita il 30 maggio 2012 da 21157
Sembra oramai una moda quella che continuano a lanciare i rappresentati di spicco di questo Governo, quanto a strafalcioni ed esagerazioni. Da ultimo le dichiarazioni del ministro Giarda scoprono una realtà che, sino ad ora, ignoravamo: e cioè almeno 100 miliardi di spesa pubblica possono essere tagliati nel breve termine, mentre nel medio e lungo periodo se ne possono aggredire altri 300. Bingo! Speriamo almeno che il Governo non ci ripensi ed abbia la forza di andare sino in fondo, perché se come sembra è facile sprecare i soldi è molto difficile tagliare gli sprechi, soprattutto quando questi gonfiano la pancia di chi ha continuato ad usare “i soldi di tutti come se fossero i soldi di nessuno”. Se in tutti questi anni la pubblica amministrazione e gli enti previdenziali si sono resi protagonisti di aver gettato nel pozzo statale gli sprechi da cui questo Governo è convinto di prendere acqua, allora mi domando come mai l’unica modesta cisterna che si tende a prosciugare continua ad essere quello delle famiglie. Se davvero esiste una somma così ingente “aggredibile” nel breve periodo per evitare l’aumento delle aliquote Iva (previsto per l’autunno) e per realizzare, in futuro, l’attesa riduzione della pressione fiscale, allora mi domando come mai le forbici statali abbiano esitato così tanto ad affondare le loro lame in quella massa di cento miliardi di spesa pubblica. Come mai la stessa parsimonia non è stata utilizzata quando si è reputato indispensabile tassare la prima casa con l’Imu che, compresi i costi di riscossione a lordo, ammonterà a 3 miliardi annui? E poi, conti alla mano, con i 100 miliardi della pubblica amministrazione che nel lungo periodo diventeranno 300, era proprio necessario tirare una palla demolitrice sul bene rifugio prediletto dagli italiani?C’era proprio bisogno dell’Imu? È anche questo un caso emblematico e generalizzato di scarsa attenzione verso la maggioranza degli italiani? La legge, a quanto pare, non è uguale per tutti. E se c’era un solo motivo per credere che questi tecnici avrebbero fatto meglio di un Governo politico, era che i vari Monti e Fornero non avrebbero dovuto rispondere del loro operato a nessuno, tantomeno ai lettori, e che quindi avrebbero agito in piena libertà e coscienza per il bene comune. Peccato che nel loro progetto tagliola fosse esclusa la casta ed i suoi privilegi. Mi auguro che questa volta si vada fino in fondo senza balletti o smentite e che Monti, di fronte ad un’Italia agonizzante, agisca in fretta ed in maniera equa. Perché il rischio è che, di fronte all’ennesima delusione, la cura non solo economica ma soprattutto morale dell’Italia diventi una deplorevole chimera. E a quel punto per la salvezza del Paese sarà davvero troppo tardi.
Stefano Stefani
Fonte: Quotidiano La Padania | vai alla pagina » Segnala errori / abusi