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Dichiarazione di Stefano STEFANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  - Pres. commissione Affari esteri Camera - Deputato (Gruppo: Lega) 


 

In strada con un solo bersaglio il governo che colpisce il Nord

  • (23 gennaio 2012) - fonte: La Padania - inserita il 23 gennaio 2012 da 21157

    C’è chi giura che dopo la giornata di domenica prossima a Milano nulla sarà più come prima e chi, ripescando metodologie e tecniche della storia del giornalismo, si diverte a tracciare schemi cartesiani, con annesse ordinate ed ascisse, che pretendono di dividere la Lega Nord in federalisti e scissionisti, amici e nemici di Berlusconi, bossiani e maroniani. E non smetto di sorprendermi quando leggo accurate analisi di obiettivi e comportamenti della Lega che sembrano aver distillato la parte peggiore dell’ottusa cultura giornalistica e che dimostrano come lo scrivere su importanti quotidiani non sia una garanzia né della conoscenza della storia di questo partito né il possesso di adeguate capacità critiche. A chi, quindi, nei giorni passati, si è divertito a scrivere pezzi di colore e di analisi del mondo leghista, consiglierei di fare un passo indietro perchè la Lega è molto diversa dalle altre formazioni politiche, ha una storia umana ed ideologica molto complessa con un passato importante che le ha lasciato in eredità la capacità di guardare in faccia la realtà ed ascoltare i bisogni del suo popolo e del territorio. È bene che lo ricordino gli avversari di sempre, quelli che- come dice qualcuno- vorrebbero depadanizzare la politica estromettendoci dal dibattito parlamentare e divertendosi a sferrare ingiustificati attacchi solo per il piacere di creare confusione e mettere, così, in cattiva luce l’unico partito in grado di opporsi ad un Governo malsano. Domenica- al contrario dei pronostici giornalistici pronti a fotografare l’atteso match tra Caino ed Abele ed una conseguente destabilizzazione degli equilibri interni- sarà l’occasione per riannodare il senso del discorso leghista con la base, con tutti i militanti che, mai come in questo momento, hanno bisogno di capire e di credere e continuare a parlare ad una sola voce. Il bersaglio sarà uno solo, e cioè, il governo Monti con le sue scelte dure e lesive per i nostri cittadini. È chiaro che la missione punitiva subita dalla Lega Nord in questi giorni ha avuto l’effetto di creare equivoci e cattive interpretazioni anche all’interno di prassi consolidate che, probabilmente, sono sfuggite all’attenzione di qualche collega, dimenticando che la presentazione di una mozione di sfiducia ad un Ministro da parte di un gruppo politico prevede automaticamente la firma di tutti i nomi dei suoi componenti, mentre la firma dei deputati è richiesta soltanto sulle proposte dei singoli parlamentari. Particolare, questo, che poteva essere evitato soprattutto alla luce delle continue strumentalizzazioni che la Lega continua a subire da parte della stampa e dei partiti politici che, privati di spina dorsale e mancando di credibilità, legano il proprio elettorato ad effimere e sterili critiche. Il tempo delle parole mi è sempre piaciuto poco, meglio pensare a lavorare e continuare a crescere nel solo modo che la Lega conosce, e cioè con lealtà.

    Stefano Stefani
    Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati

    Fonte: La Padania | vai alla pagina

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