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Dichiarazione di Elisabetta ZAMPARUTTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Veneto. Interrogazione su trivellazioni

  • (01 agosto 2011) - fonte: Partito Radicale - inserita il 01 agosto 2011 da 31

    In Commissione Ambiente, ho presentato un’interrogazione rivolta al Ministro dello Sviluppo economico e al Ministro dell’Ambiente in merito ai progetti di ricerca di idrocarburi nel Veneto per chiedere che non vengano rilasciati i permessi alla texana AleAnna Resources a fronte dei rischi di subsidenza legati all’attività estrattiva.

    “E’ sbagliato aumentare la ricerca di idrocarburi sul nostro territorio senza definire una strategia energetica nazionale che tenga conto degli obiettivi del 20/20/20 e delle possibilità offerta dalle nuove tecnologie. Tanto più se questa ricerca interessa territori, come il Veneto, interessati a fenomeni di subsidenza dove la tutela e la protezione del suolo deve, a giudizio di tutti, essere una priorità.”

    “Chiunque è coinvolto nei processi autorizzativi, Governo e Regione, valuti attentamente gli introiti che avrebbero dall’avvio di attività di ricerca rispetto agli inevitabili e costosi interventi di riassetto idrogeologico, di difesa idraulica e di ripascimento delle coste”:

    Al Ministro dello Sviluppo economico
    Al Ministro dell’Ambiente

    Premesso che:

    la Regione Veneto è stata interessata nel recente passato da fenomeni di subsidenza dovuti alla sovrapposizione di diverse cause, non ultima l'attività di estrazione di fluidi dal sottosuolo, con ricadute sull'assetto idraulico, geomorfologico e territoriale tali da richiedere iniziative volte al controllo ed al contrasto attivo di tali fenomeni;

    il fenomeno della subsidenza è conosciuto dalle popolazioni dei territori colpiti che ne hanno subito gli effetti nel passato e le preoccupazioni sono state evidenziate da tutte le amministrazioni interessate (Regione, Comuni e Province) oltre che dagli altri enti territoriali (Consorzi di Bonifica ecc.) ed interessa in particolare la parte meridionale e la costa del Veneto al punto da aver indotto la stessa Regione a svolgere un monitoraggio continuo;

    nell'area polesana l'estrazione di metano venne interrotta nel 1963 a causa, appunto, del fenomeno di subsidenza;

    nonostante questa grave situazione, in provincia di Treviso la società inglese «Celtique Energie Petroleum» ha avuto il permesso dal Ministero dello Sviluppo economico per i prossimi sei anni di scavare alla ricerca di gas e petrolio (4 chilometri di profondità) su un'area di oltre 500 chilometri quadrati mentre la “AleAnna Resources” società con sede legale a S. Antonio in Texas e con sede secondaria a Matera, risulta aver avanzato oltre che alla Regione Veneto, anche al Ministero dello Sviluppo economico, la richiesta per due progetti di ricerca di idrocarburi nei territori di Saline - tra Padova e Rovigo per 579 chilometri quadrati - e di Tre ponti nell'area bassopolesana per 640 km2;

    da notizie stampa risulta che AleAnna Resources “ha un eccellente posizionamento nella valle del Po, uno dei più prolifici bacini di gas d’Europa ed è il secondo possessore di permessi nell’area dietro a Eni/Agip” e che AleAnna Resources “possiede undici permessi di esplorazione nella valle del Po e nel bacino del Bradano, per un totale di 3.100 chilometri quadrati”, sottolineando come quello denominato “BUGIA” sia stato autorizzato il 28 settembre 2010, mentre per gli altri quattro “permessi addizionali” che riguardano la valle del Po si attenda l’autorizzazione entro la fine del 2011 o inizio 2012;

    nonostante i progetti riguardano gli studi sismici preliminari, per verificare se nelle aree vi siano presenze di quantità di gas metano tali da giustificare l’apertura di un pozzo esplorativo, notizie stampa (la Gazzetta del Mezzogiorno 5 settembre 2010) riferiscono che la “AleAnna Resources”, che ha interessi, oltre che nel Veneto anche in Basilicata e in Puglia, oltre ai rilievi sismici non esclude affatto pozzi esplorativi fino a 3500 metri di profondità;

    nel decreto ministeriale 28 settembre 2010, n. 170, Conferimento del permesso di ricerca “BUGIA” alla Società AleAnna Resources LLC (pubblicato sul BUIG - Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse - Anno LIV n. 10 - 31 Ottobre 2010) si sottolinea che il titolare del permesso è tenuto a corrispondere allo Stato il canone annuo anticipato di euro 5,16 per kmq di superficie, che è pari a 197,80 chilometri quadrati;

    nonostante gli impegni assunti in tal senso dal Governo, non si è ancora proceduto alla definizione di una strategia energetica nazionale, in assenza della quale risulta improvvido procedere in attività estrattive di combustibili fossili;

    l’attività di indagine proposta contrasta inoltre, a giudizio degli interroganti, con gli indirizzi per il sistema della difesa del suolo;

    si chiede di sapere:

    se quanto riferito in premessa corrisponda al vero;

    se il Ministro dello Sviluppo economico intenda negare i tentativi di sfruttamento degli idrocarburi presenti nel sottosuolo veneto;

    quando il Governo intende definire il proprio modello di sviluppo sulla base della definizione della strategia energetica nazionale;

    se i Ministri interrogati considerano necessario ribadire il valore del principio di precauzione, a fronte dell’esempio offerto da quanto accaduto in occasione delle estrazioni di metano avvenute in Polesine dal 1938 al 1964 che provocarono abbassamenti del suolo fino a 30 centimetri l’anno;

    se i Ministri interrogati ritengano vantaggioso ricevere qualche misera compensazione a fronte di inevitabili e costosi interventi di riassetto idrogeologico, di difesa idraulica e di ripascimento delle coste.

    Fonte: Partito Radicale | vai alla pagina

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