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Dichiarazione di Fabio EVANGELISTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

decreto flussi. uno su mille ce la fa....

  • (01 febbraio 2011) - fonte: blog - inserita il 21 febbraio 2011 da 17953
    Il Decreto Flussi ha oggi mostrato, per chi non lo avesse ancora capito, di essere una boiata pazzesca. Oltre 303mila domande di assunzione di lavoratori stranieri sono arrivate al “cervellone” (probabilmente l’unico) del Viminale dalle 8 alle 18 nel primo click day, quello dedicato ai Paesi con cui l’Italia ha accordi di collaborazione in materia migratoria. Soltanto in Toscana sono state più di 17mila le domande arrivate: la maggior parte dalla provincia di Firenze, seguita da Prato. Nella nostra regione, molti si sono rivolti agli sportelli dei sindacati confederati (Cgil, Cisl e Uil), la maggior parte si sono arrangiati, in una vera e propria corsa contro il tempo.I posti messi a disposizione dal Decreto Flussi erano, però, soltanto 52.080. Questo significa che oltre 250mila richieste cadranno nel vuoto. Le prime 100mila domande sono arrivate nei primissimi secondi di avvio delle procedure poiché il sistema prevede che la graduatoria si formi in base alla priorità di arrivo. La maggior parte delle richieste (circa 215mila) ha riguardato colf e badanti, il resto ha interessato lavoro subordinato. Il calvario di datori di lavoro e aspiranti lavoratori però è solo all’inizio: il lungo iter di distribuzione territoriale e valutazione delle richieste durerà diversi mesi. Il fortunato lavoratore che rientra nella lista dei 52mila dovrà andare nella rappresentanza diplomatica italiana del suo Paese a ritirare il visto per entrare in Italia e avere il permesso di soggiorno. E intanto la polemica impazza sul web e sui siti degli addetti ai lavori, nel più totale disinteresse dei media, sicuramente più interessati alle compagnie notturne del povero Marrazzo, che per un battito d’ali è riuscito a rubar la scena al suo dirimpettaio di scorribande, Mister B. Il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa, afferma che il Decreto Flussi è un sistema desueto, non più consono alla realtà, sottolineando l’ovvio bisogno di avere la possibilità di ingresso legale nel nostro Paese aperta tutto l’anno con modalità non da “lotteria”, permettendo l’incontro tra domanda e offerta. Le Acli avevano infatti proposto il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, ma sono svariate le soluzioni che permetterebbero un notevole abbassamento della irregolarità e della clandestinità. Se solo si avesse la voglia e l’interesse di ascoltare, di instaurare un tavolo di concertazione con la società civile, le associazioni, i patronati, che in questi giorni hanno accompagnato migliaia di persone, italiane e straniere, nell’affrontare il Decreto Flussi. Questi protagonisti, quelli che meglio sanno di cosa stiamo parlando, sono ormai esclusi da luoghi di confronto e di proposta. Molto ci sarebbe da dire anche sulla procedura elettronica, indicata come esclusiva per la presentazione delle domande, che a dire degli addetti ai lavori ha causato molti problemi: molti si sono rivolti alle Camere del Lavoro, o ai Sindacati, appunto, nei vari dipartimenti immigrazione che hanno attivato il servizio di assistenza. Va considerato inoltre che pochi sono coloro che hanno a disposizione a casa un computer e una linea internet veloce, così i più sono stati costretti a rivolgersi agli internet point, che hanno speculato e chiesto cifre esorbitanti per la connessione durante queste giornate. Insomma, alla roulette russa – con in mano, al posto della pistola, un mouse – o, per restare in Italia e al prossimo Festival di Sanremo: “Uno su mille ce la fa…”
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