-
» Niente centrali nucleare nella provincia di como
Ivano POLLEDROTTI in data 30 novembre 2010
-
» Contrario a centrali nucleare in provincia di Como
Dario BIANCHI in data 30 novembre 2010
-
» La Lombardia vuole l'acqua federalista
Marcello RAIMONDI in data 30 novembre 2010
-
» Nucleare, Lombardia non esclusa da scelta siti
Umberto VERONESI in data 30 novembre 2010
-
» IL FEDERALISMO IDROELETTRICO PARTE IN REGIONE LOMBARDIA
Roberto FORMIGONI in data 29 novembre 2010
-
» Mantova: no all’Autodromo e si al nucleare
Maurizio FONTANILI in data 28 novembre 2010
-
» La Lega esce allo scoperto e dice sì al nucleare. È così che i padani difendono la Lombardia?
Gabriele SOLA in data 25 novembre 2010
-
» Abbiamo respinto una mozione ideologica e speculativa
Claudio Bottari in data 24 novembre 2010
-
» Mozione in Regione. Il nucleare è sbagliato ed ideologico
Filippo PENATI in data 24 novembre 2010
-
» Nucleare: da PDL e lega, sì alla realizzazione di centrali in Lombardia
Chiara CREMONESI in data 24 novembre 2010
-
» Mozione in Regione. I cittadini finalmente sanno cosa pensano i partiti
Gabriele SOLA in data 24 novembre 2010
-
» Centrali nucleari, l’aula non esclude siti in Lombardia
Vittorio PESATO in data 24 novembre 2010
-
» Qual è il Formigoni a cui credere? Le centrali saranno costruite lungo il Po, gli enti locali non hanno nulla da dire?
Agostino ALLONI in data 24 novembre 2010
-
» La Regione apre al nucleare: e le risorse rinnovabili?
Carlo BORGHETTI in data 24 novembre 2010
-
» Nucleare, Saggio respingere un 'no' pregiudiziale
Roberto FORMIGONI in data 24 novembre 2010
-
» Qui la maggioranza vuole il nucleare
Giuseppe CIVATI in data 23 novembre 2010
-
» Consiglio Regionale della Lombardia, respinta mozione sul nucleare
Mario SALA in data 23 novembre 2010
-
» Nucleare, PDL e Lega votano contro la mozione del PD e danno il via libera alle centrali
Giovanni PAVESI in data 23 novembre 2010
-
» La farsa diventa tragedia: Il PDL smentisce Formigoni
Francesco PATITUCCI in data 23 novembre 2010
-
» Lombardia: la Regione investe su eco-mobilità
Raffaele CATTANEO in data 21 novembre 2010
-
» Vajont: forse si farà un referendum
Roberto Padrin in data 20 novembre 2010
-
» Diga di Vetto, opera inutile e pericolosa (RE)
Gabriella MEO in data 19 novembre 2010
-
» CENTRALINE IDROELETTRICHE: UN TAVOLO CON REGIONE,PROVINCIA,COMUNITA' MONTANA E SINDACI
Paolo TIRAMANI in data 17 novembre 2010
-
» Regione Lombardia – consegnati premi innovazione amica dell’ambiente
Roberto FORMIGONI in data 16 novembre 2010
-
» Regione Lombardia – consegnati premi innovazione amica dell’ambiente
Marcello RAIMONDI in data 16 novembre 2010
-
» Linee guida per la localizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Giuseppe VILLANI in data 16 novembre 2010
-
» Il 13 dicembre incontro sulla realizzazione di centraline idroelettriche in Valsesia
Paolo TIRAMANI in data 16 novembre 2010
-
» Acqua ed energia salveranno i Comuni
Gianfranco Schraffl in data 14 novembre 2010
-
» Vajont, acqua e business I sopravvissuti: «Mai»
Sergio REOLON in data 13 novembre 2010
-
» Vajont, acqua e business I sopravvissuti: «Mai»
Maurizio PANIZ in data 13 novembre 2010
-
» Nucleare, la rivolta delle città sul Po La Lega Nord: "Non ci mobiliteremo"
Giovanni FAVA in data 11 novembre 2010
-
» Nucleare, la rivolta delle città sul Po La Lega Nord: "Non ci mobiliteremo"
Giorgio Penazzi in data 11 novembre 2010
-
» Nucleare, la rivolta delle città sul Po La Lega Nord: "Non ci mobiliteremo"
Claudio SILLA in data 11 novembre 2010
-
» Nucleare, la rivolta delle città sul Po La Lega Nord: "Non ci mobiliteremo"
Giovanni PAVESI in data 11 novembre 2010
-
» Belluno, accordo per realizzare un impianto idroelettrico sul Vajont
Roberto Padrin in data 11 novembre 2010
-
» Belluno, accordo per realizzare un impianto idroelettrico sul Vajont SONDAGGIO
Franco ROCCON in data 11 novembre 2010
-
» Belluno, accordo per realizzare un impianto idroelettrico sul Vajont SONDAGGIO
Luciano Giuseppe PEZZIN in data 11 novembre 2010
-
» ENERGIA VERDE DA TANTI PICCOLI IMPIANTI: L’ESPERIENZA DI DUE SCUOLE E DELLA BIBLIOTECA DI SUZZARA
Maurizio FONTANILI in data 09 novembre 2010
-
» Cibo, turismo, energia pulita: «L’Expo 2015 sfiderà il mondo»
Marcello RAIMONDI in data 09 novembre 2010
-
» Sfruttare la luce del sole e le nuove tecnologie e diventare un paese ecocompatibile
Davide CALVI in data 09 novembre 2010
Dichiarazione di Roberto FORMIGONI
Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Lombardia (Partito: PdL) - Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI)
IL FEDERALISMO IDROELETTRICO PARTE IN REGIONE LOMBARDIA
-
(29 novembre 2010) - fonte: www.formigoni.it - inserita il 30 novembre 2010 da 2313
Con un emendamento al collegato di sessione la Regione Lombardia è la prima a prospettare le nuove norme per le grandi derivazioni idriche, cioè per la fonte di energia rinnovabile più importante del nostro territorio. Scadono il 31 dicembre di quest'anno le concessioni statali e, in base alle nuove norme nazionali, tocca alle Regioni provvedere a garantire il futuro del sistema. Nel frattempo, nell'anno in corso, è maturato il federalismo demaniale (d. lgs 85/2010), che ha trasformato completamente il ruolo della Regione: da semplice soggetto incaricato dallo Stato di provvedere ai nuovi affidamenti, ad Ente proprietario dei beni idrici, delle opere e degli impianti idroelettrici demaniali, con la possibilità di definire obiettivi ed affermare regole sue, pur nei limiti concessi dalle norme nazionali e dalle direttive comunitarie. UNA LEGGE NEL SEGNO DELLA SUSSIDIARIETÀ Stanti queste due premesse, il progetto regionale sulle grandi derivazioni apre la partecipazione al bene idroelettrico a tutto il territorio coinvolto: alle Province, ai Comuni, alla popolazione che lo ospita; e sono condivise le ricadute positive, sia nella gestione del patrimonio "fiume" e dell'ambiente sia nei ritorni economici. «La legge - spiega il presidente Roberto Formigoni - contiene scelte regionali fortemente sussidiarie, favorevoli agli enti locali più piccoli, con la sottolineatura del ruolo che questi ultimi possono avere nel compartecipare ad un processo produttivo importante e nell'amministrazione di un bene pubblico, l'acqua, che è inalienabile e strategico». LE PRINCIPALI NOVITÀ IN ARRIVO In sostanza, la Regione - nuova proprietaria dallo scadere di ciascuna concessione - avvia, nel rispetto delle norme nazionali, le procedure ad evidenza pubblica necessarie per i nuovi affidamenti concessori, costituendo nel contempo le "società patrimoniali" interamente ed esclusivamente pubbliche, cui affidare la proprietà demaniale acquisita. Le patrimoniali vedranno la presenza degli enti locali, per almeno il 30 per cento delle quote, senza oneri di ingresso a carico di questi ultimi. Nel caso di forte concentrazione di impianti (oltre 100 MW installati) le "patrimoniali" saranno dedicate al territorio della singola Provincia. LE DUE MODALITÀ DI AFFIDAMENTO L'affidamento dell'esercizio industriale della produzione idroelettrica, rispetto al quale una legge regionale nulla può aggiungere o modificare rispetto alle norme nazionali vigenti (si è infatti nel campo della competenza statale esclusiva), può avvenire con varie modalità: - procedura competitiva ad evidenza pubblica condotta dalla Regione o dalla "società patrimoniale" di riferimento; - affidamento diretto a società a partecipazione mista pubblico-privata, se soddisfatti i requisiti delle vigenti norme nazionali e direttive comunitarie; questo secondo criterio diviene prioritario nel caso il territorio sotteso sia montano per più della metà della sua superficie e nel caso la Provincia sia presente nella compagine societaria (sempre, se in presenza dei requisiti di legge). La legge regionale attiva, in forma esplicita, la norma di "cedevolezza" presente nella 122/2010, in base a cui prevalgono le norme regionali sulle statali, per gli aspetti difformi ma riconducibili alla competenza delle Regioni. IL PANORAMA LOMBARDO Nel territorio lombardo vi sono oltre trecento impianti per la produzione di energia elettrica da turbine azionate dalla corrente dei nostri fiumi, spesso imbrigliati nei bacini di grandi dighe o in altri casi liberamente fluenti. I grandi bacini artificiali dei fiumi, che fanno della Lombardia la prima utilizzatrice italiana di questa fonte energetica rinnovabile, sono concentrati nelle province più montuose delle Prealpi ed Alpi lombarde; si tratta di impianti che condizionano fortemente l'uso del prezioso fondovalle, che regolano la vita dei fiumi e di chi ne utilizza le acque per l'agricoltura, l'energia, la pesca, lo sport, l'attrazione del turismo e le mille attività che il fiume, da sempre, attira e consente. La capacità di immagazzinare le acque da parte dei bacini montani ha indubbio valore strategico: l'approvvigionamento idrico, il raffreddamento delle grandi centrali termoelettriche di pianura e l'irrigazione dei campi dipendono molto da questi, oltre che dai nostri straordinari laghi naturali. I grandi impianti idroelettrici, specie quando associati agli invasi, non rappresentano solo elementi costitutivi del paesaggio ma sono parte integrante del sistema produttivo e punti fermi nell'uso del territorio, con un impatto che ha pochi rivali tra le molte infrastrutture possibili nel territorio.
Fonte: www.formigoni.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi