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Dichiarazione di Caterina PES

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Terra, aria, acqua, fuoco. L’intervento di Caterina Pes

  • (08 novembre 2010) - fonte: www.viadalvento.org - inserita il 10 novembre 2010 da 2313
    Da subito, con la complicità della Giunta Masala-Pili, l’eolico in Sardegna ha preso le forme e il sapore amaro dell’ennesima depredazione del nostro territorio, dell’ennesimo travestimento colonialista: la nostra terra in cambio di briciole. E’ stato un tema che ha spaccato gli ambientalisti, proprio per via di questa ambivalenza di un’energia pulita con le mani sporche. Abbiamo messo dei paletti, con la Giunta Soru, che ha detto basta all’eolico selvaggio, alle foreste d’acciaio installate dovunque, basta alla deregulation: sì alle energie pulite, ma con i “se” e con i “ma”. E’ però con Cappellacci che il bubbone eolico è scoppiato in tutta la sua virulenza. Cappellacci, che si è vantato di aver adottato le “misure più restrittive di sempre”, con la legge regionale 3 del 2009 ha in realtà varato una serie di provvedimenti mirati ad accentrare il potere di autorizzare gli impianti nelle mani della Giunta ed abbattere quei paletti che i suoi predecessori avevano piantato coraggiosamente – sfidando l’impopolarità – con il Piano Paesaggistico Regionale. Ha osato di più, Cappellacci: ha messo a capo dell’ARPAS, l’Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente che dovrebbe vigilare e salvaguardare l’ambiente, Ignazio Farris, l’amico degli amici, che si chiamano Denis Verdini e Flavio Carboni. E il cerchio si è chiuso: l’affare eolico era tutto nelle loro mani. O tentacoli, piuttosto, visto che il sospetto – starà alla magistratura accertarlo – è quello di infiltrazioni mafiose e camorristiche. Insomma, l’eolico in Sardegna parrebbe oggi essere il grimaldello attraverso cui la mafia tentava di forzare le porte dell’Isola per spalancarle ai suoi affari.
    Fonte: www.viadalvento.org | vai alla pagina
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