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Dichiarazione di Renato BRUNETTA
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro PA e innovazione (Partito: PdL)
Sprint finale per il wi-fi libero in Italia
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(18 ottobre 2010) - fonte: Il Sole24Ore - inserita il 19 ottobre 2010 da 2528
Già nel prossimo Consiglio dei ministri potrebbe essere discussa l'abrogazione dell'articolo 7 della legge Pisanu, che a fini antiterrorismo dettava i limiti nell'accesso ai servizi wireless pubblici. Lo ha detto Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, ieri a chiusura dell'"Incontro con gli innovatori" organizzato al Future center Telecom di Venezia. Per un vincolo che cade, altri si rivelano difficili da abbattere: e non è un problema di risorse.
«È inutile pensare agli 800 milioni che mancano per la banda larga in Italia – spiega il ministro – quando il suo livello attuale di utilizzo è inferiore al 50%». In un momento di finanza restrittiva – è la tesi – senza aumenti di spesa, entro pochi mesi, potrebbero avvantaggiarsi di un aumento di produttività e di efficienza la sanità, l'istruzione, la giustizia: «È un problema di cultura, non di rete: tutte le scuole italiane sono già collegate via internet, fra loro, con il ministero e con il mondo esterno, ma la quantità di contenuti che viene fatta circolare è praticamente nulla. Lo stesso in medicina: il fascicolo telematico con le informazioni di ogni paziente è già disponibile, ma non viene utilizzato, così come la Pec, la posta elettronica certificata per la quale la banda larga è più che sufficiente. Il solo utilizzo del protocollo Voip per la comunicazione nelle università – incalza Brunetta – consentirebbe di risparmiare fino a un terzo di spese telefoniche, recuperando l'investimento necessario in un anno e mezzo e liberando fondi».
Reazioni tossiche: così il ministro definisce le resistenze – inaspettate – che si sono attivate contro questo tipo di evoluzione [...]
L'uso delle nuove tecnologie nel privato e nel pubblico, sotto forma di e-government, sono due facce della stessa medaglia: «Se funziona il processo di ammodernamento dello Stato – ricorda Brunetta – questo si traduce immediatamente in una domanda di servizi e prodotti da parte delle aziende». Entro la fine dell'anno il ministro ha annunciato la presentazione di un Atlante sullo stato dell'innovazione pubblica e privata: «Siamo abituati a ragionare sulla base di un'immagine arretrata, di statistiche obsolete: si vedrà che la situazione non è così negativa. Il documento, in inglese, verrà presentato in sede internazionale per attrarre nuove risorse, prima scoraggiate da un'immagine superata dell'Italia»
Fonte: Il Sole24Ore | vai alla pagina » Segnala errori / abusi