Dichiarazione di Salvatore SORBELLO

“E così la tragedia della cementificazione della città che aveva determinato la mobilitazione di cittadini e associazioni è stata trasformata dalla maggioranza in consiglio comunale in una farsa”. Questo il commento di Bruno Marziano, a cui fa eco l’intervento del capogruppo Pd Giancarlo Garozzo, che individua nel documento approvato con 24 voti favorevoli e solo 11 contrari, una smentita del lavoro lungo 7 mesi portato avanti dalla stessa commissione urbanistica e forma offensiva nei confronti delle aspettative della città, del mondo delle associazioni e dei movimenti.

“I turbamenti ambientalisti dei finiani, le richieste roboanti di Vinciullo e dei vinciulliani, i fermenti revisionisti di Sorbello e le richieste ingenue del ministro Prestigiacomo – ha continuato Marziano – erano tutti animati dalla richiesta della revisione e si sono accontentati di una vaga commissione che dovrà stabilire tempi e modalità. Faremo di tutto perché la città sappia come si sono schierati in Consiglio comunale, partiti e consiglieri, per evitare la farsa delle doppie morali e delle dichiarazioni d'occasione. Il Pd con le sue rappresentanze in Consiglio comunale e alla Regione continuerà a sostenere e soprattutto con la mobilitazione sociale e popolare, le iniziative di contrasto a queste decisioni che non fanno il bene della città”.

Pronta la replica del presidente della commissione urbanistica, Salvo Sorbello. “All’onorevole Marziano, che si dedica a stilare pagelle, attribuendo giudizi sommari sulla questione del piano regolatore di Siracusa – ha commentato il capogruppo del PdL al Comune di Siracusa – vorrei chiedere di fare qualcosa di più utile e produttivo, visto che, nonostante il suo partito abbia perso le elezioni, egli fa parte della maggioranza alla Regione, si occupi di sbloccare finalmente il piano paesaggistico, fermo da due anni a Palermo. In tal modo darebbe davvero un contributo di fondamentale importanza alla tutela del nostro territorio”.

Fonte: www.giornaledisiracusa.it - Giuseppe Basile | vai alla pagina

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