-
» «Avranno un futuro solo se rinunceranno a ribaltoni e accordicchi» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 04 agosto 2010
-
» «Bossi e Tremonti possono fare il golpe» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 28 luglio 2010
-
» «Anche la Lega affronti la questione morale» - INTERVISTA
Daniele MARANTELLI in data 22 luglio 2010
-
» Intercettazioni. La Lega fiduciosa di trovare un'intesa.
Marco Giovanni REGUZZONI in data 20 luglio 2010
-
» L'ipocrisia, i moralizzatori degli altri e i nostri errori.
Jacopo Massaro in data 18 luglio 2010
-
» «Sfido anche Bersani». Annuncio della candidatura alle prossime primarie.
Nichi VENDOLA in data 16 luglio 2010
-
» Intercettazioni: dalla Lega ok a Napolitano
Marco Giovanni REGUZZONI in data 03 luglio 2010
-
» Capo di Ponte: L'audace colpo dei soliti "idioti"
Severino DAMIOLINI in data 30 giugno 2010
-
» «Il Federalismo fiscale promesso dalla Lega non premia il Veneto».
Mauro BORTOLI in data 29 giugno 2010
-
» «Zaia faccia sentire la voce dei veneti e la smetta di fare il grande assente»
Piero RUZZANTE in data 29 giugno 2010
-
» «Brancher ? Un vero pasticcio fin dall'inizio. Ma non si occuperà di federalismo» - INTERVISTA
Marco Giovanni REGUZZONI in data 28 giugno 2010
Dichiarazione di Jacopo Massaro
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Belluno (BL) (Lista di elezione: Ulivo)
L'ipocrisia, i moralizzatori degli altri e i nostri errori.
-
(18 luglio 2010) - fonte: www.jacopomassaro.it - inserita il 19 luglio 2010 da 2453
In questi giorni in seguito alla sentenza della Corte dei Conti sulla vicenda della Psicologa della Provincia si è detto di tutto. E vi si è voluto innestare una ridda di polemiche insopportabili penso per tutti, del PD o meno, con una odiosa rincorsa generale alla moralizzazione degli altri. Innanzitutto bisogna fare una considerazione che serve a inquadrare le cose: sui giornali i politici parlano di “questioni morali", di condanne e di risarcimenti riferendosi a questa vicenda. Ma di cosa stiamo parlando? La Corte dei Conti non è un tribunale penale e non ha emesso una condanna per un reato, a differenza di quanto può essere accaduto ai vari Dell'Utri, Brancher, Borghezio e tanti altri. A Reolon è stata ascritta, in primo grado, una responsabilità nell'effettuazione di una scelta, che sapremo se era giusta o sbagliata - rispetto alla discrezionalità consentita dalle norme - solo alla fine del giudizio di appello. Se dovesse arrivare la condanna, sapremo che è stato commesso un errore. Chi non lavora non sbaglia e la quantità di lavoro svolto da Reolon è indiscutibile e riconosciuto anche negli ambienti del centrodestra. Ma, allo stesso tempo, se domani scopriremo che è stato commesso un errore, se ne dovrà anche prendere atto. C'è infatti da svolgere parallelamente una seconda considerazione. Si può criticare una sentenza e la si può impugnare in appello se ritenuta ingiusta, ma se ne deve prendere atto serenamente, come è nella nostra cultura di centrosinistra. Non si possono adombrare macchinazioni: se queste ci sono o ci sono state, ci si oppone usando gli strumenti previsti e segnalando i comportamenti sbagliati a chi di dovere. Questa è una regola che vale per tutti, che rinfacciamo ogni giorno al centrodestra e cui dobbiamo attenerci anche noi. Non è nella nostra cultura screditare la Magistratura, ma semmai dimostrarne l'errore quando vi incorre. Ed è quindi sbagliato anche cercare di glissare sulla questione, come cerca di fare il PD provinciale, perché è evidente che di questa questione si parla e il principale Partito di opposizione non può far finta di niente: anche perché ciò nuoce a tutti noi, che non abbiamo nulla da nascondere, che siamo gente trasparente ed abituata ad assumere la responsabilità dei propri errori e a mettersi continuamente in discussione. Infine c'è il terzo ordine di considerazioni. Oggi si assiste ad una spudorata rincorsa della Lega Nord a fare la morale a tutti gli altri. La Lega Nord da quando è diventata forza di Governo sta colonizzando tutti i Consigli di Amministrazione cui può arrivare, annunciando addirittura che prepara l'assalto anche alle banche del nord. La Lega Nord è responsabile di carrozzoni pubblici come l'Avepa, che, anche a detta di organismi imparziali come Unioncamere nelle sue relazioni semestrali, inchioda le aziende agricole a causa dei ritardati pagamenti e della eccessiva burocrazia creata. La Lega Nord è quella che mette l'illuminato (dal padre) Bossi jr. a sedere su poltrone lautamente retribuite coi soldi dei cittadini, in ossequio al sacro principio del nepotismo. E' anche quella che fa pagare a tutti i cittadini le multe prese dai suoi elettori con le quote latte: 1,5 miliardi di euro, con cui potevamo salvare la scuola o fare chissà cos'altro e che invece pagheremo noi cittadini al posto degli elettori della Lega per aver violato le leggi, alla faccia del principio secondo cui la Lega non perdona chi non rispetta la Legge, ma anche alla faccia del principio secondo cui è immorale fare operazioni che rasentano il“voto di scambio”, tanto in voga, si dice, in criticate zone del sud. E' quella Lega i cui eminenti esponenti occupano contemporaneamente più poltrone (come il Senatore-Sindaco Vaccari), dimostrando profondo senso di sobrietà. Sono quelli i cui Consiglieri Regionali strombazzano sulla stampa dicendo che rinunciano all'auto blu, ma si guardano bene dal rinunciare a percepire il profumatissimo rimborso chilometrico, che quasi quasi ci costa come l'auto blu, ma fa molto più figo. Sono quelli che in Comune di Belluno siedono sulle poltrone degli Assessori e ne percepiscono l'indennità, ma le responsabilità di approvare il disastroso bilancio le lasciano a quelli del PdL. Sono quelli che quando erano vicesindaci a Belluno invitavano la gente ad imbrattare i muri con le scritte "Lega Nord", dimostrando profondo senso civico. Sono, infine, quelli che quando sul treno gli fanno la multa perché non hanno obliterato il biglietto puntualizzano che loro sono Consiglieri Regionali, facendo capire che per loro forse bisognerebbe chiudere un occhio. Ecco quindi la morale che la Lega oggi ci vuole insegnare e vuole esportare nel resto del mondo incivilizzato. Ma quali conclusioni trarre? Forse che oggi - ed è un problema - nessuno può insegnare la morale agli altri. Resta solo, purtroppo, l'eventualità che il cittadino insegni un po' di pudore qa uei politici che seduti sulla poltrona godono della propria ipocrisia come del sole sulla sdraio.
Fonte: www.jacopomassaro.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi