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Dichiarazione di William TAMI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Pavia di Udine (UD) (Gruppo: Lega)
Federalismo demaniale una grande vittoria per tutti i cittadini
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(29 maggio 2010) - fonte: blog.libero.it/LegaNordPaviaUd - inserita il 29 maggio 2010 da 13352
Quello che è accaduto in parlamento è un passaggio importante, è il risultato di un grande lavoro portato avanti con grande determinazione cercando sempre il confronto con tutti, anche con le opposizioni. E di questo dobbiamo ringraziare Umberto Bossi e il ministro Calderoli che in tutti i modi hanno sempre favorito il dialogo e il confronto costruttivo con tutte le forze politiche. Un lavoro portato avanti con tenacia che oggi ci permette di poter affermare che abbiamo mantenuto una promessa con i cittadini. Così il sì al parere sul federalismo demaniale dato oggi dalla commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale, da finalmente alle Regioni e agli enti locali l'occasione di riappropriarsi di una parte molto importante del proprio territorio che finora era in mano allo Stato. Spiagge, fiumi, caserme e immobili potranno essere valorizzati nel migliore dei modi a beneficio di tutti i cittadini. Il federalismo demaniale costituisce un fenomeno accessorio del federalismo fiscale, previsto in Italia dall'art. 119 Cost. e recentemente attuato mediante la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione».La struttura della legge 5 maggio 2009, n. 42 prevede la possibilità per il Governo di esercitare la delega mediante atti distinti, in ogni caso sottoposti a principi e criteri direttivi comuni (art. 2), ai quali si aggiungono pricipi e criteri direttivi specifici. Il federalismo demaniale costituisce appunto un criterio direttivo specifico (art. 19) per il cui adempimento è previsto (art. 19): a) attribuzione a titolo non oneroso ad ogni livello di governo di distinte tipologie di beni, commisurate alle dimensioni territoriali, alle capacità finanziarie ed alle competenze e funzioni effettivamente svolte o esercitate dalle diverse regioni ed enti locali, fatta salva la determinazione da parte dello Stato di apposite liste che individuino nell’ambito delle citate tipologie i singoli beni da attribuire; b) attribuzione dei beni immobili sulla base del criterio di territorialità; c) ricorso alla concertazione in sede di Conferenza unificata, ai fini dell’attribuzione dei beni a comuni, province, città metropolitane e regioni; d) individuazione delle tipologie di beni di rilevanza nazionale che non possono essere trasferiti, ivi compresi i beni appartenenti al patrimonio culturale nazionale. Nel dicembre 2009 è stato predisposto lo Schema di decreto legislativo sul federalismo demaniale, poi oggetto di discussione in Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali, essendo sfumata la possibilità di discuterne in sede di Conferenza Unificata. Dopo una globale revisione dello Schema operata in occasione del Consiglio dei ministri del 12 marzo 2010, l'articolato è stato presentato alle Camere per l'espressione dei pareri previsti dalla legge delega. A livello contenutistico, lo Schema prevede il trasferimento agli enti territoriali (Regioni, Province, Città metropolitane, Comuni) dei beni indicati all'art. 5. L'art. 3 fissa le modalità procedurali di trasferimento dei beni, che risulta per vero articolato ed integrato da numerose altre disposizioni dello Schema. Dello status dei beni trasferiti si occupa l'art. 4, mentre l'art. 6 si occupa della semplificazione delle procedure di attuazione del federalismo demaniale e l'art. 7 preserva tutti gli atti, contratti, formalità e altri adempimenti necessari per l'attuazione del federalismo demaniale da ogni diritto e tributo.
Fonte: blog.libero.it/LegaNordPaviaUd | vai alla pagina » Segnala errori / abusi