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Dichiarazione di Massimo CALEARO CIMAN

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PT già IR) 


 

«Tremonti ha tagliato troppo poco, altro che tagli» - INTERVISTA

  • (28 maggio 2010) - fonte: Libero - Elisa Calessi - inserita il 28 maggio 2010 da 31

    «Tremonti ha tagliato troppo poco, altro che tagli. E poi è sempre più facile contestare che proporre».

    Incontriamo Massimo Calearo in Transatlantico, mentre dal Pd fino all`Idv, è un solo coro contro la manovra del governo. L`ex presidente di Federmeccanica, ora deputato di Alleanza per l`Italia, non si associa. Poi lancia un`occhiata ai colleghi che vanno su e giù per il lungo corridoio e lancia una proposta: «Io un`idea ce l`avrei: in Parlamento dovrebbe andare solo chi ha un mestiere. E dopo tre mandati, tutti a casa. A la-vo-ra-re».

    Da capo: Calearo promuove Tremonti?

    «Devo ancora leggere attentamente il testo, ma la situazione è drammatica. Non si può criticare per criticare. In questo momento bisogna consigliare il governo, non protestare e basta».

    Il suo vecchio partito, il Pd, ha dato un giudizio molto negativo...

    «Non è che possiamo lamentarci per una manovra di 24 miliardi, quando altri governi la fanno di 70.
    Certo, va migliorata in tanti punti. Ma ci sono misure corrette».

    Per esempio?

    «L`inizio dell'eliminazione degli enti inutili o l`abolizione di alcune province. Tremonti, però, deve andare avanti, questa è solo la punta dell`iceberg. Di enti inutili ce ne sono una valanga. E per le province, alzerei a 500mila abitanti la soglia sotto la quale vanno cancellate».

    Cos'altro le è piaciuto?

    «La lotta all`evasione, la tracciabilità dei pagamenti. Io, però, aumenterei anche l`aliquota per chi ha utilizzato lo scudo fiscale. Il blocco degli stipendi degli statali, invece, è sbagliato, ma è giusto tassare quelli che superano un certo tetto di reddito. Insomma, bisogna guardare misura per misura e consigliare il governo per il meglio, perché la situazione è gravissima».

    Passiamo alla «casta». Qual è la sua idea?

    «Fare i parlamentari a tempo, come per il servizio militare. E mettere come regola che puoi essere eletto solo se hai un mestiere. Berlusconi, per esempio, va bene perché è uno che il lavoro ce l`ha».

    Non le sembra un po' demagogico?

    «La politica è o no un servizio?Allora va fatto a tempo. Come il militare. Non più di tre mandati. E chi è eletto, deve avere una professione. C`è gente che sta qui dentro da trent`anni. E sa perché? Perché fuori di qui non hanno un lavoro. E allora bisogna dire basta. Questo è l`unico modo per rimuovere questa classe politica, per fare un vero ricambio. Aiuterebbe a moralizzare un po'la casta».

    Ed è d`accordo con il taglio agli stipendi dei parlamentari?

    «Perfettamente d`accordo. Anche perché lo stipendio è legato allo stile di vita che hai. E se ti becco che hai rubato anche solo uno spillo, vai in galera».

    Se fossero in vigore le sue regole, sarebbero fuori Massimo D`Alema, Gianfranco Fini e persino il leader del suo partito, Francesco Rutelli...

    «Si può prevedere un 5% di "casta", di politici che non hanno un lavoro. Ma poi basta. Chi è eletto, deve avere un mestiere fuori di qui, così vive davvero questa esperienza come un servizio. E così finalmente si cambia. Basta con le carte di identità che hanno su scritto "funzionari di partito". Oppure ci mettono "giornalista", quando hanno fatto dieci articoli in croce».

    Lo sa che con questo criterio non sarebbero entrati in Parlamento Andreotti o Togliatti?

    «Ma era un'altra epoca. E c'era un`altra legge elettorale. Ora siamo tutti nominati. E poi lo fa pure la Chiesa che è saggia: a 75 anni anche i cardinali vanno in pensione. Ed è così in Confindustria: puoi fare il presidente per un solo mandato».

    A proposito di Confindustria: ha sentito il discorso di Emma Marcegaglia all`assemblea annuale? Nei giorni scorsi lei l`ha criticata. Come le è sembrata questa volta?

    «Non c'ero, ma mi hanno raccontato. Mi è sembrato un discorso corretto, bello aggressivo».

    Fonte: Libero - Elisa Calessi | vai alla pagina

    Argomenti: casta, abolizione province, politicanti, parlamentari, Parlamento Italiano, Finanziaria 2010 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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