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» Bicamerale Rai, Beltrandi: presentate 6 interrogazioni al Direttore generale Masi per interrompere l’esclusione dei radicali e di Pannella dalle trasmissioni e dai tg Rai, ma anche a tutti i partiti esclusi dal Parlamento
Marco BELTRANDI in data 12 gennaio 2010
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Stefano ESPOSITO in data 23 dicembre 2009
Bicamerale Rai, Beltrandi: presentate 6 interrogazioni al Direttore generale Masi per interrompere l’esclusione dei radicali e di Pannella dalle trasmissioni e dai tg Rai, ma anche a tutti i partiti esclusi dal Parlamento
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(12 gennaio 2010) - fonte: www.radicali.it - inserita il 12 gennaio 2010 da 1115
Il deputato radicale eletto nelle liste del PD, Marco Beltrandi, ha depositato in Commissione bicamerale Rai 6 interrogazioni rivolte al Direttore generale Masi. Beltrandi ha sostenuto che “grazie dai dati di monitoraggio della programmazione televisiva nazionale Rai, forniti dal Centro d’Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva, si è potuto verificare la violazione di numerose norme che impongono una effettiva pluralità nell’informazione politica”. Come sempre il movimento radicale, i vari soggetti ed esponenti politici radicali, in particolare la persona di Marco Pannella, continuano ad essere sistematicamente oggetto di ostracismo televisivo. Beltrandi afferma che “tra i tanti programmi di approfondimento politico alcuni, come Ballarò ed Annozero, brillano per la totale assenza dei radicali dalla data delle lezione europee sino a questi giorni, ma quasi lo stesso può dirsi dei TG, ove i radicali sono praticamente scomparsi ”. Il deputato radicale ricorda che l’Autorità garante per le Telecomunicazioni ha diffidato il Direttore generale Rai, l’ultima volta il 9 luglio 2009, ad emanare gli “idonei criteri e linee operative atti a definire, nel rispetto della libertà di espressione e dell’autonomia editoriale, le modalità di concreta attuazione dei principi del pluralismo informativo”, provvedimento mai emanato mantenendo inalterata la condizione di privilegio per alcuni, di svantaggio per tutti gli altri. Tutto ciò accade in contesto che definire anomalo è generoso poiché, “negli ultimi dieci anni, l’Autorità ha ordinato 48 accertamenti di violazione di legge e squilibri informativi perpetrati dalla concessionaria del servizio pubblico ai danni dei soggetti politici radicali”. Per Beltrandi Un ultimo dato preoccupante, emerge dall’analisi dei dati di monitoraggio forniti dal Centro d’Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva: “ormai la presenza in video è garantita ai soli 5 partiti aventi un gruppo autonomo in Parlamento. Tutti gli altri, nonostante rappresentino una fetta cospicua dell’elettorato, sono sistematicamente esclusi dall’accesso alle trasmissioni e tg RAI. Ciò viola la missione della Rai che dovrebbe informare i telespettatori, far conoscere tutte le opinioni. Questo principio, sempre valido, dovrebbe essere applicato con maggior rigore proprio nelle fasi politiche di più aspro confronto. Solo la conoscenza di tutte le proposte in campo consente un voto libero e consapevole. Evidentemente la Rai non ostacola il voto libero, ma frena con metodo sistematico il voto consapevole”.
Fonte: www.radicali.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi