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Dichiarazione di Andrea Filippini

Alla data della dichiarazione: Pres.  Consiglio Comunale Ancona (AN) (Gruppo: IdV) 


 

Approvata la mozione contro la privatizzazione dell'acqua

  • (25 novembre 2009) - fonte: VivereAncona - inserita il 06 agosto 2010 da 3075
    Testo della mozione sull'acqua approvata dal Consiglio Comunale di Ancona nella seduta del 23 novemnbre. La mozione oltre a contrastare la tendenza alla privatizzazione dell'acqua, riconosce che l'acqua stessa è un diritto universale che - in quanto tale - va garantito a tutti. Mozione contro la privatizzazione dell’acqua pubblica Il Consiglio Comunale di Ancona considerato che - in data 17 novembre 2009 è stato convertito in legge l’art.15 del D.L. n. 135/09, che prevede: 1.l’affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuate mediante procedure competitive ad evidenza pubblica i, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%. 2.la cessazione degli affidamenti “in house” a società totalmente pubblica, controllate dai Comuni (in essere alla data del 22 agosto 2008 alla data del 31 dicembre 2011). - tale norma sottrae di fatto ai cittadini ed alla sovranità degli enti locali molti dei servizi pubblici, tra i quali il bene primario dell’acqua potabile di rubinetto, comportando – fra l’altro – la conseguente privatizzazione della gestione dell’acqua, la diminuzione degli investimenti nel settore della manutenzione e ristrutturazione degli acquedotti e l’aumento incontrollato delle tariffe per i consumatori; ribadisce che l’acqua costituisce un diritto universale e non una merce e pertanto non è assoggettabile a interessi economici privati. Il Consiglio Comunale di Ancona, pertanto, chiede - il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua; - l’esclusione del servizio idrico integrato dai servizi pubblici locali di rilevanza economica in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua e pari dignità umana per tutti; - l’eliminazione dell’ obbligo di affidamento della gestione del Servizio idrico tramite gara e della cessione del 40% a privati per le gestione dirette dei Comuni, riconoscendo l’autonomia di scelta da parte degli Enti locali; - che non vengano cedute le quote di Multiservizi attualmente detenute dal Comune di Ancona e di far partecipare la medesima Azienda alla indicenda gara affinché, vincendola, la gestione dell’acqua resti in mano pubblica; ed impegna il Sindaco - ad attivarsi presso l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e nelle altre forme che egli riterrà più idonee affinché possa essere ritirata la norma in questione e così contrastata la gestione privatistica dei servizi pubblici ed in particolare dell’acqua; ed impegna il Presidente del Consiglio Comunale - a sostenere, anche in raccordo con il Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua, azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla problematica dell’accesso garantito all’acqua; - a trasmettere copia della presente al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato, al Presidente della Commissione Affari Costituzionali, al Presidente del Consiglio ed al Presidente della Giunta della Regione Marche.
    Fonte: VivereAncona | vai alla pagina
    Argomenti: marche, lavoratori, privatizzazione, acqua pubblica, mozione, presidente, ancona, consiglio, multiservizi, movimento italiano acqua pubblica, bene pubblico | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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