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«Berlusconi è un problema, anche la destra comincia a capirlo»
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(03 settembre 2009) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 03 settembre 2009 da 31
«Berlusconi reagisce con violenza alle voci critiche»
«Avevo ragione a parlare di "scosse", era una valutazione politica. Ora si apre una fase delicata»«Una parte della destra comincia a capire che anche per loro Berlusconi è un problema». Lo ha dichiarato Massimo D'Alema alla festa del Partito democratico a Genova.
Scosse - «Prima della pausa estiva mi scappò che il momento che viviamo, cioè del massimo potere ma anche dell’inizio di un declino di Berlusconi, avrebbe aperto una fase delicata per il Paese, avrebbe provocato insomma "scosse" di natura istituzionale», ha aggiunto D'Alema. «Questo dette luogo a una campagna di insulti, di illazioni che io avevo notizie riservate della magistratura. La mia era una valutazione politica, ed era una valutazione politica esatta».
«Fase delicata» - «Siccome quest’uomo - Berlusconi, ndr - è determinato a mantenere il suo potere, a reagire con violenza contro le voci critiche, questo aprirà una fase delicata nella vita del Paese», ha concluso D'Alema. «Berlusconi è profondamente colpito nella sua credibilità, appare come una figura anomala al mondo. Non appena si esce dai confini italiani la percezione della gravità della situazione nazionale è generalizzata, basta leggere una giornale straniero qualsiasi».
Prostitute - «Il fatto che il capo del governo di un grande Paese sia connesso, sia pure come "utilizzatore finale", a giri di prostituzione organizzata è qualcosa che ha a che vedere con la credibilità del Paese e delle sue istituzioni», ha aggiunto D'Alema. «È un fatto pubblico, su cui il presidente del Consiglio è tenuto a dare spiegazioni. Le questioni legate alla vita personale di Berlusconi non sono gossip.
Se Berlusconi aveva un'amante e se telefonasse al direttore generale della Rai per farla lavorare, anche questo farebbe parte del gossip». D'Alema ha poi fatto riferimento alla conversazione avuta da Berlusconi con il premier polacco Donald Tusk martedì a Danzica in occasione del 70° anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale. «Il fatto stesso che Tusk gli abbia chiesto spiegazioni, vuol dire che non siamo di fronte a un episodio relegabile nella categoria del pettegolezzo. Secondo D'Alema «è qualcosa di serio e penso che il mondo cattolico e anche la Chiesa ne abbiano colto la portata e guarda con maggiore equilibrio alla realtà politica del Paese. Una certa logica di rapporto di potere con questa destra comincia a essere messa in discussione. Ci sono segnali seri di insofferenza, ci sono state parole importanti».
Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi