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Dichiarazione di Domenico DI VIRGILIO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

«Sul fine vita andrà fatta la miglior legge possibile» - INTERVISTA

  • (08 luglio 2009) - fonte: La Discussione - Simona D’Alessio - inserita il 08 luglio 2009 da 31

    Un incarico «delicato» che «ovviamente mi rende particolarmente orgoglioso e ritengo che sia nostro dovere far uscire dal Parlamento il miglior testo di legge possibile».

    È così che Domenico Di Virgilio, deputato del Pdl e già sottosegretario alla Salute nel precedente governo Berlusconi, si appresta ad intraprendere oggi, in commissione Affari sociali alla Camera, la discussione sul testamento biologico. La questione del fine vita è paragonabile ad una rosa con molte spine (di carattere etico, ma anche squisitamente politico) e l’esponente del centrodestra, che ha ottenuto il compito di fare da relatore, ma anche da “arbitro” del confronto, sa bene che le posizioni, anche nella maggioranza, sono da considerarsi non allineate. E che le sorprese sono dietro l’angolo.

    Onorevole, è da mesi che si indica da più parti che a Montecitorio il cammino del disegno di legge sul testamento biologico non sarà così veloce come è avvenuto in Senato. E che il centrodestra è pronto a spaccarsi perché non condivide l’impianto del provvedimento varato dai senatori. Come si prepara all’avvio della discussione?

    Guardi, il compito è estremamente delicato. Sono perfettamente consapevole che mi troverò di fronte a colleghi parlamenti con una certa diversità di vedute fra di loro. Del resto, discutiamo della regolamentazione della fine della vita dei cittadini, non di una tematica di poco conto.

    E lei come si porrà dinanzi a queste differenti posizioni? Va ricordato che il ministro Sacconi ha detto più volte che uno dei punti non ridiscutibili è quello dell’alimentazione e dell’idratazione del malato, un diritto irrinunciabile e non un presidio terapeutico...

    Per correttezza istituzionale non posso anticipare nel dettaglio quale sarà la mia linea.
    Domani (oggi per chi legge) terrò in commissione la mia relazione introduttiva, con la quale prenderà il via il confronto. E allora sarà tutto più chiaro.
    Le anticipo, però, che intendo tener conto di ogni presa di posizione che verrà posta alla mia attenzione, ma che il testo base rimane per me quello approvato al Senato e che porta la firma del collega del Pdl Calabrò.

    Lei condivide l’impianto di quel provvedimento che, fra l’altro, prevede il divieto di sospendere idratazione e alimentazione artificiali e stabilisce che le dichiarazioni anticipate di trattamento, della durata di cinque anni, non sono vincolanti?

    Io condivido quel testo, ma non sono per nulla chiuso all’ascolto di importanti contributi, di positive proposte di modifica che arriveranno dai parlamentari. I lavori procederanno in questo ordine: dapprima si discuterà del disegno di legge uscito dal Senato, successivamente si procederà all’analisi delle altre proposte di legge, quegli undici testi che sono stati presentati per alimentare il dibattito parlamentare, in vista dell’arrivo in Aula del provvedimento.

    Ha toccato un altro punto importante, il passaggio nell’emiciclo per la votazione definitiva. Ha delle previsioni sui tempi?

    Non ho avuto nessuna imposizione sui tempi in cui il testo potrà essere esaminato dall’Aula. Mi piacerebbe, però, che considerando l’importanza della tematica, la discussione in commissione fosse la più ampia possibile.
    Quando saremo pronti per definire un provvedimento, che mi auguro sia largamente condiviso, il nostro lavoro sarà concluso.

    Sarà influenzato dal caso Englaro?

    Non sarà l’emotività a guidare la mia attività.

    Fonte: La Discussione - Simona D’Alessio | vai alla pagina

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