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Dichiarazione di Nazareno SPERANDIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Ardea (RM) (Gruppo: FI) 


 

Come dire No ad una autostrada!

  • (19 giugno 2009) - fonte: http://nazarenosperandio.blogspot.com - inserita il 21 giugno 2009 da 141

    In Italia le grandi opere e le infrastrutture mancano, i collegamenti tra sud e nord sono veramente inesistenti, quei pochi che ci sono non hanno nemmeno le sicurezze e la capacità di sopportare l’aumento fisiologico delle autovetture grandi o piccole, e le strade ferrate sono così lente ed obsolete che veramente si può dire che il sud è staccato dal nord.

    La questione è naturalmente di natura storica. I governi precedenti ed i vari regni che si sono succeduti hanno trovato le stesse difficoltà di oggi a creare tra le varie città i punti di collegamento opportuni ed essenziali allo sviluppo del territorio e dell’Italia intera.

    La ricerca delle nuove vie di collegamento, in un progetto più ampio e cioè destinato ad un totale rinnovamento della viabilità in Italia e delineato dalle oggettive difficoltà del nostro territorio causate anche dalle barriere naturali, dalle Alpi agli Appennini, ci deve far riflettere sull’esigenza di sviluppare un concetto di razionalizzazione nazionale delle strutture e non basandoci su questioni regionali o prettamente locali, altrimenti si rischia, come in parte già accade, che talune Regioni si sviluppino su canoni di viabilità ferroviaria e alternativa ad altre Regioni che prediligono la viabilità su gomma. Questo fenomeno comporterebbe un disguido tecnologico tra Regioni che, a seconda delle scelte intraprese, sarebbero più o meno collegate o collegabili ad altre Regioni.

    Perciò a mio avviso non si può demandare alle sole Regioni di riflettere e progettare le future infrastrutture, nella fattispecie della viabilità, usando canoni prettamente locali. Bisognerà progettare un sistema generale in tutta Italia, e scegliendo la migliore soluzione tecnologica che non dovrà essere, naturalmente, solo su gomma, ma fondamentalmente quella più idonea a garantire rapidità di spostamento al minor costo.

    E così, l’autostrada che si sta realizzando nella Regione Lazio e che collegherà Roma a Latina ha le stesse caratteristiche di una progettazione spontanea senza una riflessione oggettiva dei (pochi) pregi e delle (molte) negatività che questa opera comporterà per il territorio attraverso il quale l’autostrada stessa transiterà, analizzando anche il fatto che le spese sostenute per questa opera non sono indifferenti e saranno, sempre a mio modo di vedere, soldi spesi male e che, soprattutto, non prevengono assolutamente, per ragioni di effettiva struttura del sistema viario della Capitale, quelle situazione di sicurezza e di traffico che il progetto insinua di soddisfare.

    Se noi fossimo un Paese risoluto, come in fondo non siamo mai stati, potremo tentare di coinvolgere i finanziamenti di questa mastodontica opera per far sì che veramente si risolvano le questioni traffico + sicurezza + economicità + ambientalismo, ecc., con opere meno invadenti, più snelle e con maggior risultato economico sociale, come ad esempio realizzare un percorso su ferrovia individuando parcheggi nell’hinterland romano con stazioni di media grandezza ma collegate tra loro nei vari paesi della Provincia di Roma e di Latina, o considerare le strade già esistenti e mettere in sicurezza le stesse, aumentando ad esempio i controlli verso chi non usa in maniera giusta il contachilometri della propria vettura.

    Ecco perché è importante saper scegliere bene oggi. Oggi è il domani, e se si sbaglia comprometteremo il nostro futuro per molti anni. Perciò vi domando se veramente qualcuno sia a conoscenza di un piano della viabilità che considera il nostro Paese un unico Stato con un'unica economia che deve essere alimentata anche da infrastrutture intelligenti e non più dai soliti progetti che da 50 anni piegano le nostre industrie ed il nostro Paese verso un handicap insanabile. Chi può. pensi bene. Chi può scegliere, scelga con attenzione. Perché questo è il futuro che questa Regione e tutta l’Italia dovrà affrontare nei prossimi e speriamo felici anni.

    Io mi adopererò, per quello che è possibile fare, per una riflessione accurata rispetto ai progetti che la Regione Lazio intende espletare sul nostro territorio, come questo dell’autostrada ed altri, affinché non siano tutelati soltanto gli interessi di pochi ma perché siano soddisfatte le esigenze dei cittadini tutti, da Pomezia ad Ardea e non solo.

    In fondo siamo tutti Italiani.

    O no?

    Fonte: http://nazarenosperandio.blogspot.com | vai alla pagina

    Argomenti: infrastrutture, provincia di Roma, regione Lazio, autostrada, Nord e Sud | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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