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Dichiarazione di Roberto CASSINELLI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

Internet. «E' necessaria una riforma del diritto d'autore» - INTERVISTA

  • (22 aprile 2009) - fonte: L'Opinione - Traiano Bertollini - inserita il 23 aprile 2009 da 31

    In Francia la legge Hadopi, in merito all'antipirateria on line, è stata stoppata dopo aver ricevuto l'approvazione dell'assemblea nazionale. Bondi intendeva seguirne le linee anche in Italia, ma ora si riapre il dibattito intorno ad un'iniziativa legislativa, sulla quale il governo dovrà esprimersi in tempi auspicabilmente brevi.

    Onorevole Cassinelli, lei è uno dei blogger più attivi tra i politici del centrodestra e non ha mai fatto mistero della sua contrarietà rispetto alla legge Hadopi.
    «Intanto credo sia opportuno precisare che le rivelazioni giornalistiche de Le Figaro, secondo cui il ministro Bondi avrebbe espresso l'intenzione di adottare la normativa prposta in Francia, non sono state confermate dall'interessato. Comunque, da subito ho espresso la mia contrarietà al testo votato dal Parlamento transalpino, per ragioni di tipo giuridico e tecnico. Giuridicamente è inammissibile che l'interruzione di un contratto di fornitura di connettività internet sia stabilita da un'autorità amministrativa e non dall'autorità giudiziaria, e l'istituzione di un ente che tenga sotto controllo il traffico degli utenti viola le leggi in materia di privacy. Tecnicamente i criteri utilizzati sono inefficaci, perchè non sono diretti a riconoscere la persona che scarica illegalmente, cosa che è impossibile fare, ma la linea da cui si scarica, tramite l'indirizzo IP. E' un criterio inapplicabile alle realtà aziendali, e facilmente manipolabile dagli utenti più esperti»
    Quali misure andrebbero adottate per arginare il fenomeno?
    «Credo sia necessaria una riforma del diritto d'autore al passo coi tempi: l'avvento di internet ha cambiato i modi di diffusione e fruizione dei contenuti, e non riconoscerlo sarebbe un errore. La salvaguardia dei diritti di autori ed editori, da cui non si può prescindere, va conciliata con gli interessi di chi vive e naviga la rete. Per fare ciò è necessario coinvolgere tutte le parti in causa, dalle major della discografia a chi acquista la loro musica, e non chiudersi nei palazzi del potere cercando di sistemare gli interessi dei lobbysti amici. Da mesi sto lavorando ad una proposta di questo tipo, e, quando il lavoro sarà a buon punto, lo presenterò al ministro Bondi sperando che voglia adottarlo come testo governativo».
    Quali limiti e quali libertà occorre salvaguardare tra legge ed internet?
    «Da liberale non posso concepire che una legge sia limitativa di qualsiasi libertà, e ritengo che questo principio debba essere tenuto ben presente anche quando si legifera in materia di internet. E' innegabile che in rete ci siano contenuti censurabili, ma chi naviga abitualmente e consapevolmente sa che si tratta di una assoluta minoranza. Internet sta diventando non solo un indispensabile strumento di lavoro, ma anche è soprattutto un'isola di libertà di pensiero ed espressione, di confronto e di scambio. Per questo non si può cercare di strozzare la rete con norme liberticide, ma al contrario è necessario che anche a livello legislativo sia riconosciuta l'importanza dell'innovazione e siano create norme per salvaguardarne la libertà e l'indipendenza, che sono in sé la vera e propria essenza del web».
    Parliamo delle potenzialità della rete. La politica in che modo può sfruttarle?
    «Obama ci insegna che, dal punto di vista elettorale, la rete ha potenzialità enormi. Ma credo che le potenzialità offerte dal web 2.0 siano ben più importanti: innanzitutto il contatto tra cittadini ed eletti; l'opportunità, per i cittadini, di intervenire in prima persona su questioni rispetto alle quali sono stati sempre estranei; l'occasione, per i politici, di conoscere senza filtri ciò che la gente pensa del loro operato. Da tempo ho un blog su cui scrivo periodicamente, ed in cui mi confronto con altri utenti della rete. Da questo blog è nata anche una proposta di legge, volta proprio a salvaguardare la libertà di chi scrive in internet, redatta con il contributo di tutti. Credo sia un ottimo esempio di e-democracy e, anche per altre iniziative, sto cercando il massimo coinvolgimento dei cittadini che ovviamente non sarebbe possibile se non avessi a disposizione gli strumenti che la tecnica ci offre».

    [con 'Vai alla pagina' - l'allegato: Cosa prevede la legge in Francia. L'Hadopi, il terrore del popolo del web.]

    Fonte: L'Opinione - Traiano Bertollini | vai alla pagina

    Argomenti: internet, attività politica, Blogger, web, internet governance forum, libertà di espressione, francia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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