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Dichiarazione di Giovanni CHIODI
Il Centro Oli di Ortona non c'è e non si farà
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(22 marzo 2009) - fonte: il capoluogo.it - inserita il 23 marzo 2009 da 28
"L'onesta' in politica non e' ovviamente non rubare, ma mantenere gli impegni con gli elettori: il Centro Oli di Ortona non c'e' e non si fara'. Il Centro Oli non e' piu' nei piani dell'Eni ed e' oggi un fantasma che qualcuno evoca ancora in maniera strumentale a ridosso di ogni campagna elettorale e sara' sempre cosi'. Nella realta' non c'e nessun Centro Oli in Abruzzo e nessuna di queste strutture si fara' in questa regione.
Inoltre, ha informato Chiodi, "oggi procediamo alla costituzione tardiva in giudizio contro l'impugnativa del Governo davanti alla Corte Costituzionale sulla legge regionale varata dal centrosinistra. I termini per la costituzione scadevano lo scorso primo febbraio e ovviamente il tempo non c'era perche' la Giunta si e' riunita per la prima volta il giorno successivo". La legge regionale, ha sottolineato Chiodi "presenta alcuni aspetti di illeggitimita' a nostro giudizio purtroppo insuperabili, come il tema dei poteri del Consiglio regionale in regime di prorogatio, la tutela della concorrenza e il Parco della costa teatina, costituito per legge e non ancora realizzato. Il Centro Oli - ha ribadito - non esiste e non esistera' e cio' non dipende dalla Corte Costituzionale, che non riuscira' mai a pronunciarsi entro il 31 dicembre di quest'anno, data in cui scade la moratoria presente nella legge regionale impugnata". Da un punto di vista strettamente politico "il fatto di evocare - denuncia Chiodi - il fantasma del Centro Oli per fini elettorali sta creando problemi all'economia abruzzese".
In particolare, ha spiegato Febbo, "gia' lo scorso anno ci furono dei danni nel settore del turismo e quest'anno la situazione si e' aggravata. Si registrano - ha precisato - forti cadute nelle esportazioni di vino perche' all'estero c'e'la convinzione che il Centro Oli sia gia' operante e ai concorrenti questo fa comodo"."In politica bisogna anche accettare che gettino fango, pero' fino a un certo punto". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, sempre durante la conferenza stampa di stamane. "La prossima volta - ha annunciato - che mi si attribuisce un interesse economico, denuncero' chi me l'attribuisce e chi lo riporta sulle proprie testate".
E Mauro Febbo : "La precedente Giunta di centrosinistra ha dato 16 autorizzazioni, dodici firmate da Ottaviano del Turco e quattro dalla Provincia di Chieti. Ci accusano - ha sottolineato - di voler fare il Centro Olii, quando invece abbiamo presentato l'unico disegno di legge per un riordino normativo del tema dell'energia di cui mancavano finora le linee-guida".
E sulla vicenda del centro Oli dell'Eni ad Ortona, è intervenuto anche il consigliere regionale del PDL Riccardo Chiavaroli che ha affermato: "Un plauso al presidente della Giunta Chiodi per le parole ancora una volta chiare, pacate ma definitive sull'argomento. Il Centro Oli non si fara! Credo che se ancora vi fossero dubbi residui, oggi sono stati fugati. Mi auguro, sostiene Chiavaroli, che i profeti di sventura cessino nel loro comportamento che non ha nulla di politico ma è solo frutto di demagogia. Una demagogia che da un lato terrorizza la popolazione abruzzese e, dall'altro, sta pericolosamente compromettendo anche una parte della imminente stagione turistica costiera, almeno in quella zona.Spero che costoro - conclude Chiavaroli - comprensibilmente a corto di validi argomenti, si convincano finalmente che la rinascita dell'Abruzzo non passa per il facile populismo bensì per le idee concrete e le azioni chiare che il governo regionale sta mettendo ogni giorno in campo."
Fonte: il capoluogo.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi