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"Ridurre l'aggravio sanzionatorio ai danni del settore ittico"
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(22 maggio 2008) - fonte: Nuova Corigliano - il portale online di Corigliano Calabro - inserita il 22 maggio 2008 da 1628
Se la conversione del decreto in questione e’ necessaria per l’attuazione degli obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia europea, cio’ non toglie, pero’, che possano essere riviste quelle sue parti che prevedono un ingiustificato ed irrazionale aggravio sanzionatorio ai danni di un settore che dovrebbe, semmai, essere maggiormente valorizzato e tutelato soprattutto in sede comunitaria.
Con questo emendamento, che ha provocato le forti proteste della marineria calabrese e di Bagnara in particolare, non vogliamo salvaguardare chi viola le disposizioni di legge in materia di pesca ma soltanto far si’ che le stesse sanzioni non abbiano carattere persecutorio ma siano ragionevolmente commisurate al tipo di violazione commessa e riflettere anche sul tema delle “taglie minime” che, nella versione contenuta nell’attuale norma, rappresenta un ulteriore problema da affrontare nella maniera piu’ appropriata ed approfondita possibile nell’interesse degli operatori ittici. Chiediamo in sostanza che alla pesca si guardi finalmente come ad un settore produttivo che puo’ contribuire seriamente allo sviluppo ed al consolidamento delle economie locali ed e’ per questi motivi che chiederemo al governo nazionale un impegno forte, soprattutto in sede comunitaria, per la tutela e la valorizzazione del comparto ittico
Fonte: Nuova Corigliano - il portale online di Corigliano Calabro | vai alla pagina » Segnala errori / abusi