-
» La "battaglia delle fabbriche" del 1945 ricordata con due cerimonie
Maurizio SALOMONI in data 01 maggio 2008
-
» Commemorazione del 25 aprile
Maurizio SALOMONI in data 25 aprile 2008
-
» 25 aprile, monito di Napolitano: ''Guai a indulgere a false equiparazioni''
Giorgio NAPOLITANO in data 25 aprile 2008
-
» Inagurazione Pasque veronesi
Erminia Mimma PERBELLINI in data 16 aprile 2008
-
» ...se vinceremo le elezioni, i libri di storia saranno revisionati
Marcello DELL'UTRI in data 08 aprile 2008
-
» Storici di sinistra:cultura da revisionare
Marcello DELL'UTRI in data 08 aprile 2008
Dichiarazione di Maurizio SALOMONI
Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Gorizia (Partito: PD)
Commemorazione del 25 aprile
-
(25 aprile 2008) - fonte: Dal discorso davanti al monumento ai caduti della resistenza di S.Andrea (Gorizia) - inserita il 25 aprile 2008 da 2207
Bisogna ricordare che cosa veramente fu il fascismo: repressione di ogni libertà, eliminazione fisica degli oppositori, carcere, confino, con un particolare accanimento contro gli alloglotti, solo perché, come gli sloveni, parlavano una lingua diversa dall'italiano. Il nome di Lojze Bratuz, ucciso dai fascisti che lo avevano costretto a bere “olio di macchina” perché faceva cantare i giovani in lingua materna nel coro che dirigeva, ci ricorda tutta intera la persecuzione contro gli sloveni, le angherie, il confino, i battaglioni speciali, le incarcerazioni e le condanne a morte. Appare dunque come carattere costituente del regime quel razzismo che in seguito si manifesta nell'adesione alla guerra di Hitler, alle leggi razziali, al contributo attivo che la repubblica di Salò darà allo sterminio degli ebrei. E, proprio a questo proposito, non si esageri con la retorica dei ragazzi di Salò! I caduti di allora non sono tutti uguali. Chi ha militato nell'antifascismo e coi partigiani era dalla parte giusta, per la libertà, la democrazia e per l'emancipazione del lavoro. I repubblichini invece servivano il nazismo e si rendevano corresponsabili dei suoi delitti. La Costituzione e quindi la nostra democrazia nascono dalla resistenza, dalle sofferenze dell'antifascismo, dal sacrificio dei caduti, dei deportati, di tutti coloro che hanno subito gli orrori nazifascisti, dal sostegno popolare e diffuso alla lotta partigiana e, infine, dal bisogno insopprimibile di libertà di quegli italiani e sloveni che insieme hanno combattuto l'oppressore. E' a tutti loro che dobbiamo dire grazie e magari anche ad essi ispirare il nostro impegno civile.
Fonte: Dal discorso davanti al monumento ai caduti della resistenza di S.Andrea (Gorizia) | vai alla pagina » Segnala errori / abusi