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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

25 aprile, monito di Napolitano: ''Guai a indulgere a false equiparazioni''

  • (25 aprile 2008) - fonte: adnkronos - inserita il 26 aprile 2008 da 2170
    Genova, 25 apr. (Ign) - ''Le ombre della Resistenza non vanno occultate, ma guai a indulgere a false equiparazioni e banali generalizzazioni''. E' il passaggio chiave del discorso pronunciato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 25 aprile al palazzo Ducale di Genova. "All'inizio dello scorso decennio - sottolinea il capo dello Stato - è apparso un saggio storico di non comune impegno e profondità, dovuto a Claudio Pavone, nel quale si sono messi in evidenza i diversi volti della Resistenza, e in particolare, accanto a quello di una guerra patriottica, quello di una guerra civile''. ''Tale profilo - ricorda il presidente - è stato a lungo negato, o considerato con ostilità e reticenza, da parte delle correnti antifasciste. Ma se ne può dare - Pavone lo ha dimostrato - un'analisi ponderata, che non significhi in alcun modo 'confondere le due parti in lotta, appiattirle sotto un comune giudizio di condanna o di assoluzione''. ''E questo - aggiunge Napolitano - vale anche per i fenomeni di violenza che caratterizzarono in tutto il suo corso la guerra anti-partigiana e da cui non fu indenne la Resistenza, specie alla vigilia e all'indomani della Liberazione. Le ombre della Resistenza non vanno occultate, ma guai a indulgere a false equiparazioni e banali generalizzazioni; anche se a nessun caduto, e ai familiari che ne hanno sofferto la perdita, si può negare sul piano umano un rispetto maturato col tempo''. ''Insomma - chiarisce il capo dello Stato - è possibile e necessario raccontare la Resistenza, coltivarne la storia, senza sottacere nulla, 'smitizzare' quel che c'è da 'smitizzare' ma tenendo fermo un limite invalicabile rispetto a qualsiasi forma di denigrazione o svalutazione di quel moto di riscossa e riscatto nazionale cui dobbiamo la riconquista anche per forza nostra dell'indipendenza, dignità e libertà della Nazione italiana". Alle celebrazioni per il 25 aprile a Genova ha preso parte anche il presidente della Cei cardinal Angelo Bagnasco, duramente contestato al suo arrivo a Palazzo Ducale con fischi e grida.
    Fonte: adnkronos | vai alla pagina
    Argomenti: resistenza, antifascismo, Liberazione, nazione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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