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Dichiarazione di Fabio Altitonante

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI)  - Assessore Provincia Milano


 

Una casa per chi ha realmente bisogno: con la nuova legge sarà più facile accedere all'edilizia popolare e sociale. Scopri le novità

  • (29 giugno 2016) - fonte: www.altitonante.it - inserita il 01 luglio 2016 da 17897
    In Consiglio Regionale abbiamo approvato la nuova legge sulla casa, mettendo al centro il cittadino. Abbiamo cambiato il modello delle assegnazioni, perché è cambiato il modello della nostra comunità. È una vera rivoluzione per rispondere alle esigenze dei cittadini e proiettarci al futuro, partendo dall'offerta abitativa, cioè dalle case disponibili. Fino a oggi le case erano assegnate in larga maggioranza agli extracomunitari, perché i requisiti per la domanda non erano più adeguati per il nostro modello di società. Quante sono le famiglie italiane monoreddito con tanti figli? Per questo è fondamentale il cambio di visione che abbiamo dato con la nuova legge. Come si interviene se c'è un caso di emergenza? Non ci saranno più alloggi dati in deroga con criteri nebulosi e l'assoluta discrezionalità delle commissioni dei Comuni. Ricordiamoci che Palazzo Marino negli ultimi due anni ha dato più di 80 case ai rom e fatto sanatorie per gli abusivi lasciando i milanesi senza un tetto. Ci sarà, al contrario, maggiore attenzione verso quelle persone che si trovano in una grave situazione emergenziale, come gli sfrattati. Abbiamo introdotto, infatti, servizi abitativi transitori, ossia alloggi temporanei per far fronte all'emergenza. Oggi ci sono case libere, che non possono essere assegnate per carenze manutentive. Abbiamo inserito la possibilità di assegnare alloggi allo stato di fatto, una procedura di cui Aler Milano è un esempio, con quasi 500 alloggi assegnati nell'ultimo anno. La nostra è la presa di coscienza di un grande progetto. Che cosa cambia nella presentazione della domanda? La nuova legge introduce aspetti innovativi come la digitalizzazione nelle assegnazioni per azzerare la burocrazia. La domanda ora si presenterà online, attraverso la piattaforma informatica regionale. Diventerà più semplice e veloce e non ci saranno più liste d'attesa. Solo nella città di Milano oggi ci sono più di 23mila persone in attesa e le domande restano per anni senza riscontro. Ora i cittadini avranno risposte in tempi rapidi! La nuova legge introduce anche il sistema regionale di accreditamento. Il terzo settore sarà protagonista e potrà mettere a disposizione nuove case. Come cambieranno i nostri quartieri? Non ci saranno più quartieri ghetto, ma ci sarà una reale integrazione sociale con un mix abitativo che risponda ai bisogni della nostra società. Pensiamo agli anziani, alle giovani coppie, alle persone sole, ai disabili, agli appartenenti alle forze dell'ordine, che così saranno ancor più presenti nei nostri quartieri. Un bellissimo articolo è quello che introduce il concetto di autogestione, che ci dà il senso di comunità, con i diritti e i doveri, dove gli assegnatari possono gestire direttamente servizi e spazi comuni, collaborando nell'interesse del quartiere. E le occupazioni abusive? Grazie alla nuova legge aumenterà anche il contrasto alle occupazioni abusive, che tolgono la possibilità alle persone perbene di avere una casa. Nel database regionale ci saranno nomi e cognomi degli occupanti abusivi, che saranno “espulsi” dalla partita. I costi? Oggi gli inquilini pagano un canone irrisorio, ma poi hanno spese esorbitanti e insostenibili. Un cittadino che paga poco più di 50 euro di affitto, calcolato sulla base del suo reddito, ad esempio può arrivare a pagare quasi 200 euro di spese condominiali. È per questo che ci sono tanti morosi incolpevoli. Grazie a un mio emendamento approvato abbiamo stabilito che la somma di canone e spese avrà una soglia massima. Il risultato? Costi più bassi. Nella nuova legge abbiamo introdotto un nuovo principio: la casa popolare non è per sempre, ma per un periodo della vita difficile dal punto di vista economico. Abbiamo voluto però inserire delle tutele per preservare le persone più deboli. Ci sono persone che, dopo tanti anni, non rientrano più appieno nelle fasce di reddito, ma superano di pochissimo il limite o vivono da una vita in quella casa. Per le persone che non rientrano appieno nella soglia economica di permanenza nei servizi abitativi pubblici, ma si trovano in una condizione limite, abbiamo previsto un periodo di 24 mesi per il monitoraggio della loro situazione economica e la definizione di una soglia congrua di superamento della fascia. L'ente gestore formulerà, in questo frangente, una proposta di mobilità presso un'abitazione con caratteristiche idonee. Ulteriori garanzie, infine, per le persone più fragili: nessuna mobilità nel caso in cui ci siano anziani o disabili. Oggi è un giorno importante. Sono orgoglioso di aver rappresentato Forza Italia in questa rivoluzione nell'interesse dei cittadini. Abbiamo creato un modello vincente e innovativo, che potrà essere preso come esempio anche da altre grandi realtà italiane ed europee.
    Fonte: www.altitonante.it | vai alla pagina
    Argomenti: regione Lombardia, case popolari, costi, assegnazioni, mix abitativo, riforma della casa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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