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Dichiarazione di Franco MIRABELLI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Giochi: Dietrologia incomprensibile, divieto pubblicita' da solo non basta

  • (14 ottobre 2015) - fonte: Il Velino - inserita il 14 ottobre 2015 da 15492
    "C'è un tasso di dietrologia e ideologia incomprensibile. Siamo d'accordo che si debba abolire la pubblicità, ma anche che si debba fare una legge di riordino del settore, chiesta da tutti". Così al VELINO il senatore del Partito democratico Franco Mirabelli risponde al Movimento Cinque Stelle che ha contestato l'abbinamento nella richiesta di dichiarazione d'urgenza del suo ddl con quello dell'esponente democratico oggi a Palazzo Madama. "Abbiamo votato e condiviso il ddl dei Cinque Stelle sul divieto di pubblicità, abbiamo ritenuto opportuno presentare la stessa richiesta rispetto al mio ddl più complessivo. Mi devono dire dove starebbe tutto il marciume evocato in una legge che oltre al divieto di pubblicità ridurrebbe da 300 mila a 200 mila le slot nei locali pubblici, che le metterebbe sotto controllo, che darebbe poteri a Regioni e Comuni, che contiene norme contro il riciclaggio. Faccio fatica a capire. A meno che questo non sottenda una discussione che non si vuole esplicitare. Se qualcuno vuole vietare il gioco nel paese lo dica. Ma il proibizionismo non porta da nessuna parte. Il principale problema che abbiamo ora è la crescita esponenziale del gioco illegale, problema che riguarda anche la salute delle persone. Con questo ddl cerchiamo di dare regole chiare e trasparenti. Proibire soltanto la pubblicità non basta".

    Alle accuse dei Cinque Stelle di aver forzato il voto di oggi Mirabelli non ci sta. "Va ristabilita la verità. Non abbiamo chiesto di discuterla oggi ma abbiamo presentato una richiesta di calendarizzazione urgente. A quel punto la presidenza ha deciso di discutere l'urgenza per tutti i ddl che riguardavano il gioco". Ora spetterà ai presidenti di commissione organizzare il lavoro. "Anziché favorire un'operazione bipartisan mi pare che ci si voglia intestare una battaglia per mettere delle bandierine. Il senatore Endrizzi mi accusa di essere promotore di una proposta che sarebbe il cavallo di Troia delle lobby dell'azzardo. Io spero che la fase delle dietrologie infondate finisca e mi auguro che si entri nel merito dei disegni di legge. Spero che prima o poi, quando sarà finita questa politica propagandistica ci si metta intorno a un tavolo per ragionare nel merito delle cose, per migliorare insieme i testi di legge, compreso il mio. Io mi impegnerò a fare questo". Su una possibile riapertura dei termini della Delega fiscale ventilata ieri dal sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, l'esponente dem chiosa: "Lavoriamo perché l'iter parlamentare sia il più spedito possibile e si arrivi a una legge organica, se poi il governo riterrà di riaprire la delega sono ben contento, ma non possiamo aspettare all'infinito".
    Fonte: Il Velino | vai alla pagina

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