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Dichiarazione di Fabrizio Benzoni

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Brescia (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Dichiarazione sulla Tassazione 2014

  • (24 marzo 2014) - fonte: Comune Brescia - inserita il 09 aprile 2014 da 28725
    Devo dire che solo nei due Consigli Comunali sul bilancio che abbiamo affrontato nell’ultimo anno ho capito una lezione che mi insegnavano a ingegneria e che, devo ammettere, prima non avevo mai capito. C’era questo professore che ci diceva come la matematica non fosse un’opinione, i bilanci sì! Solo oggi la capisco perché è lo scontro + tra maggioranza e opposizione sugli stessi numeri, riuscendo a interpretarli in due modi completamente differenti. Giorgio Maione ci dice, poco fa, che dobbiamo paragonarli al 2013 e non al 2012 quando meno di due settimane fa in una Commissione Bilancio Nicola Gallizioli contro la presentazione dell’assessore Panteghini, ci diceva che sbagliavamo a paragonare i dati di tassazione al 2013, perché il dato corretto era il paragone con il 2012, e quindi fatico a capire quale sia il paragone che preferiate per capire quante tasse stiamo imponendo. Un altro dato incorretto che Nicola Gallizioli citava era l’indice di tassazione. E’ vero che l’indice di tassazione passa da 589 e 907, ma come ci è già stato spiegato in Commissione Bilancio l’indice non è paragonabile, in quanto l’IMU partita di giro prima non veniva calcolata nell’indice e adesso viene calcolata. E’, strano raccontare ai cittadini un indice di tassazione che quasi quasi raddoppia quando il dato di quello che pagano non è così perché, infatti, credo che possiamo parlare quanto vogliamo di suddivisione della tassazione, di rimodulazione etc. etc.. Lei ha detto che in qualche caso la tassazione può aumentare per alcune categorie, in altri casi no, eccetera, eccetera. Credo che quello che ai cittadini importa, visto che dei tecnicismi gliene frega poco (anche perché ci impiegheranno già tanto a capire i nuovi nominativi delle tasse che ogni anno cambiano) quello che alla fine gli importerà sarà alla fine dell’anno tirare una riga, capire quante tasse locali hanno pagato e confrontarlo con gli anni precedenti, e salvo che non vogliamo smentire i dati della Ragioneria sulle simulazioni effettuate la quasi totalità dei cittadini bresciani pagherà meno tasse di quanto ne pagava nel 2012 che è l’ultimo bilancio che ci avete consegnato. Non voglio entrare nei tecnicismi ma qualche cosa bisogna dire, perché alcune scelte che l’assessore Panteghini e la Giunta hanno fatto sono scelte che vanno rimarcate perché sono assolutamente condivisibili e perché il nostro gruppo consiliare le appoggia fino in fondo. Parliamo in particolare di TASI: TASI che non è nient’altro che l’IMU sulla prima casa, sostanzialmente, con un’aliquota differente pari allo 0,25, con detrazioni decrescenti al crescere di quella che è la rendita catastale. Sostanzialmente, per renderla molto più semplice, chiunque abbia una casa con rendita fino a 400 non pagherà nulla sulla prima casa, tutti gli altri pagheranno meno di quanto pagavano negli anni precedenti. Questo è un dato importante perché, chiaramente, tutti coloro che hanno una casa di piccole dimensioni o comunque con una rendita più bassa sono esentati, gli altri avranno un vantaggio rispetto agli anni precedenti, qualcosa che gli rimarrà in tasca, che potranno spendere. Arrivo alla TARI, la TARI che non è nient’altro che la vecchia TARES, che non è nient’altro, per capirci, che la tassa sui rifiuti, una tassa che non vede altro che il costo che Aprica impone al Comune che viene riversato sui cittadini secondo alcuni coefficienti. Anche qui la Giunta ha fatto una scelta, una scelta coraggiosa che ha modificato quello che è il Regolamento che da anni vediamo sulla tassa sui rifiuti. Ha deciso di non imporre più il 70% di questo costo agli edifici non residenti, quindi ai commercianti attività produttive, ma di metterlo al 50%, 50% per le attività residenziali e 50% per attività produttive. Otterremo due vantaggi sostanziali da questa manovra: il primo è che tutte le attività produttive bresciane avranno un notevole sconto su quella che è la tariffa dei rifiuti che gli arriverà recapitato nelle loro attività, un notevole sconto, non un piccolo sconto come diceva prima Nini Ferrari, ricordo che alcune attività ricevono bollette della TARES pari a 7.000, 8.000, 9.000 euro, avere uno sconto del 10% è evidentemente un risparmio notevole; in più anche ai residenti, i residenti sui quale viene sostanzialmente rimodulato dal 30% al 50% della tariffa, non pagheranno più dell’anno scorso, questo ammettiamolo, grazie alla riduzione di 0,30 euro di contributo statale che il Governo Renzi ha tolto. Qui nessuno difende le scelte del Governo Renzi. Credo che una piccola cosa sia arrivata ed è il togliere questa imposizione statale sulla tariffa regionale. Ricordiamo anche alcune cose sul Regolamento della TARES. Intanto, che il costo è calato di 300.000 euro, una promessa che l’Assessore aveva fatto l’anno scorso e che si è avverata, i cittadini bresciani pagheranno 300.000 euro di costo complessivo in meno rispetto agli anni precedenti; le scelte, per esempio, di mantenere il 75% di esenzione per gli Enti di beneficienza, sarebbe assurdo far pagare davvero la totalità dello sporco a chi fa beneficienza, e quindi tassare qualcuno che fa del bene; il 20%, che spero con un emendamento della maggioranza verrà portato al 30%, di esenzione per le famiglie numerose e il famoso 100% per le nuove attività che apriranno in città. Anche qui si è fatta molta polemica: aiutate chi arriva dall’esterno dimenticandosi di chi sta facendo attività nel corso degli anni ed è in forte difficoltà. Credo proprio che la rimodulazione, di cui parlavo prima, andrà a aiutare notevolmente chi sta facendo attività e chi sta soffrendo in questo momento nella nostra città. Sicuramente, l’esenzione del 100% per chi aprirà una nuova azienda è un incentivo a venire a Brescia, ad aprire, a fare investimenti e a portare nuovi posti di lavoro. Ho ascoltato attentamente Nini Ferrari quando parlava di Regolamento TARI, ricordava alcuni principi che forse sono un po’ barocchi, lo ammetto, cioè far pagare chi ha una casa senza utenze ma col mobilio è effettivamente qualcosa che può stupire. Credo che nel futuro possiamo sollecitare bipartisan perché il Regolamento venga rivisto, sarebbe per la sua onestà corretto dire che negli scorsi cinque anni il Regolamento era il medesimo per la tariffa dei rifiuti, e l’abbiamo sempre votato così com’era, senza stupirci. E poi, il ragionamento sull’IRPEF. L’addizionale esiste oramai da anni, ci sono state delle battaglie dell’allora opposizione per non abbassare la soglia da 15 in giù, l’anno scorso è stata ridotta a 12, quest’anno viene innalzata a 13. Non è sicuramente soddisfacente, la speranza è quella che nei prossimi anni si torni a salire, ma è sicuramente un primo passo nella direzione che anche noi auspicavamo. Va ricordata, però, una cosa: con l’esenzione a 13.000 euro si esentano più bresciani di quanti si esentavano negli anni scorsi con 15.000. Questo è un dato di fatto, è un dato che ci deve però far ragionare sul fatto che i bresciani siano più poveri e l’imponibile IRPEF di molti bresciani sia sotto i 13.000 euro perché, evidentemente, l’impoverimento anche nella nostra città è un dato da tenere sempre sotto controllo. Riteniamo, quindi, questa proposta di tassazione una proposta che ci soddisfa perché va nella direzione dell’abbassamento delle tasse e perché introduce alcuni parametri di maggiore equità anche nel pagamento delle tasse stesse. Proprio sul concetto di equità mi permetto di fare due osservazioni all’Assessore, che sono due direzioni che speriamo si possa avere per avere l’ottimalità dell’equità della tassazione: da un lato la lotta all’evasione, è evidente che senza la lotta all’evasione, uno, non riusciremo a recuperare capitali ma dalla seconda parte stiamo esentando, dal punto di vista dell’addizionale IRPEF, delle persone che non lo meriterebbero e al contrario non esentiamo magari liberi cittadini che con la loro busta paga pagano un addizionale IRPEF perché non vengono esentati; e la seconda è una battaglia che mi ha visto unito in Commissione con Francesco Onofri, è sicuramente quella della revisione delle rendite catastali, noi abbiamo applicato dei principi di equità per quanto riguarda le rendite, è evidente che non è vostra competenza ma che la battaglia politica e amministrativa ci deve unire in questo, non possiamo far sì che un cittadino con una rendita alta paghi di più del cittadino vicino con rendita bassa quando le due case non sono nettamente paragonabili.
    Fonte: Comune Brescia | vai alla pagina
    Argomenti: tasse, bilancio, irpef, tarsu, tassazione, Tari, IMU, TARES | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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