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» MOZIONE: Investimenti sul turismo devono conciliare crescita economica e occupazione.
Giocondo TALAMONTI in data 15 luglio 2013
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» QUANDO IL VIAGGIO “CI ASSOMIGLIA”
Giuseppe TASSONE in data 30 giugno 2013
Dichiarazione di Giuseppe TASSONE
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cuneo (CN) (Lista di elezione: CUNEO SOLIDALE)
QUANDO IL VIAGGIO “CI ASSOMIGLIA”
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(30 giugno 2013) - fonte: propria - inserita il 30 giugno 2013 da 19918
Il poeta portoghese, noto per i propri aforismi, Fernando Pessoa sosteneva che “I viaggi sono i viaggiatori”, un’affermazione quanto mai attuale che ben si adatta ai comportamenti della maggior parte delle persone che si dedicano al turismo di movimento. Si viaggia per conoscere, per comprendere, per capire, per accrescere il proprio bagaglio culturale e, anche, per trovare conferme alle proprie convinzioni, spesso, peraltro, si adattano gli itinerari a noi stessi, alla nostra cultura, al nostro modo di sentire, scordandoci, invece, di tenere conto di quelli che sono gli usi, i costumi, i modi di vivere delle genti di cui siamo ospiti. Il viaggio a “misura nostra” ha rappresentato, per tanti anni, soprattutto negli ultimi decenni del secolo scorso, una sorta di “totem” difficile da scalzare: era il momento del turismo virtuale, di un modo d’intendere il viaggio fatto di animazioni, di rappresentazioni, di “azioni finte” che cercavano di riprodurre la realtà, senza peraltro nemmeno scalfirla. Una sorta di grande villaggio vacanza dove il Far West si alternava alle pagode, il safari alla riproposizione di un suk. Si tornava dal viaggio, si raccontava quanto vissuto, ma non era stata un’esperienza vera, anche se ci si era divertiti. Poi, complice anche la crisi, ma soprattutto la modifica sociologica dell’intendere il tempo libero, la piazza, quella “vera”, si è sostituita alla scena cinematografica e sono apparsi personaggi reali a popolarla, con i loro calori, gli odori, i sapori, i gusti forti e le passioni che ogni comunità porta con sé. In quel momento le ragioni del turismo di movimento hanno vinto la loro battaglia, che per troppo tempo era stata paragonata a una lotta contri i mulini a vento: ci si è accorti che il territorio non poteva giocare solo un ruolo di secondo piano, ma che era la vera essenza del turismo, la ragione stessa dei viaggi e che la “verità dei luoghi” ricopre un ruolo essenziale non solo nella qualità del viaggio, ma anche nel nostro bagaglio culturale. Siamo nel bel mezzo di un’estate difficile, con la crisi che batte forte e che colpisce pesantemente, ma stiamo vivendo anche i canonici mesi nei quali il tempo libero, lo svago, la voglia di liberare la mente gioca un ruolo importante: non è impossibile, anche con poca spesa, riuscire a trovare un giusto equilibrio. Anche percorrendo pochi chilometri da casa nostra, immergendoci nella realtà vera di tante feste e sagre di paese, organizzate e curate da tanti volontari, che ci permettono, con costi veramente ridotti, di conoscere al meglio realtà a noi sconosciute. Se si deve abbandonare il lungo viaggio, non per questo, anche a poca distanza, si possono conoscere realtà a noi sconosciute ricavandone anche un forte bagaglio di esperienze, con tanta soddisfazione. Lo scrittore statunitense Edgar Allan Poe sosteneva che “Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato”, non importa la distanza che si percorre, né la meta che si raggiunge, né la spesa che si deve sostenere, quello che conta é farlo a cuore sgombro, con la voglia di conoscere. Questo è quello che può avvenire anche a pochi chilometri da casa, andando per sagre e fiere: buona estate! Beppe Tassone
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