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Dichiarazione di Andrea BOSSI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Casalpusterlengo (LO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)
Casale, quale futuro e quale sostenibilità per i servizi dell'ASSC?
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(11 dicembre 2012) - fonte: Facebook, note di Andrea Bossi - inserita il 10 aprile 2013 da 20747
Cari amici e care amiche, vi scrivo per aggiornarvi su alcuni dei cambiamenti che stanno avendo luogo in merito alla gestione dei servizi all'interno del nostro comune. La commissione servizi sociali ha votato la nuova convenzione intercomunale che legherà i municipi di Castiglione, Maleo, Marudo, Guardamiglio, Santo Stefano e Ospedaletto alle prestazioni socio sanitarie erogate dall'azienda speciale di Casale. Come gruppo di Casale Democratica il nostro giudizio è stato negativo. Oltre ai motivi di contrarietà all'uscita dal consorzio dei servizi alla persona più volte argomentati (crediamo sia doveroso investire su un progetto che crei coesione territoriale attraverso l'offerta omogenea di servizi) ci sono altri aspetti che destano preoccupazioni. 1) la convenzione avrà la durata di un solo anno (31/12/2012- 31/12/2013) perché a partire dal primo gennaio 2014, per legge, tutti i comuni sotto i 5000 abitanti dovranno organizzarsi per erogare le proprie funzioni municipali in forma associata. Dunque tra un anno tutti i comuni che oggi stipuleranno la convenzione dovranno creare, con i municipi a loro attigui, delle unità operative collegate per lo svolgimento di tutte le attività di competenza comunale, servizi inclusi. Scende dunque così un pesante interrogativo sulla conferma della loro adesione al polo assistenziale che dovrà ruotare attorno all'ASSC; infatti, ad eccezione dei 6 comuni sopra nominati, tutti gli altri hanno confermato la loro presenza all'interno del Consorzio e probabilmente, in tempi di riorganizzazione e di ristrettezze economiche, prevarrà la scelta a favore del soggetto erogatore più grande e con più garanzie di continuità. Il sindaco ha parlato di un "rischio aziendale" che si poteva correre...l'azienda però non è un soggetto privato ma un ente strumentale della pubblica amministrazione e un simile rischio meritava una ponderazione maggiore. Questa operazione, oltre ad essere probabilmente più onerosa per il comune della permanenza nel consorzio, rischia di naufragare dopo solo un anno, lasciandoci una azienda speciale carica di nuovi servizi non sostenibili se non ci sarà più la compartecipazione di altri comuni. 2) Un bilancio preventivo ipotizza che l'intera gestione aziendale dei servizi (già contemplando i contributi dei comuni associati) porterà un risparmio di 50.000€ rispetto a cosa avremmo speso se fossimo rimasti all'interno del consorzio. Tuttavia la stima, a detta degli stessi redattori del documento, è alquanto parziale non avendo ancora oggi il quadro preciso dei costi. Il dato economico non contempla alcune variabili: - Sad: il personale comunale non è sufficiente a far fronte alle domande proveniente dall'esterno e dunque sarà necessaria l'assunzione di nuovo personale con contratto a tempo determinato da cooperative. Su quante unità e a quali costi, il sindaco non ha saputo rispondere, ma questo sicuramente farà rivedere al ribasso le stime dei risparmi; - servizio prelievi a domicilio: i costi di gestione sono molto ipotetici e il capitolo ad essi dedicato sicuramente avrà delle correzioni. Il bilancio presentato non ha ancora oggi la certezza sui costi da sostenere per la contrattuliazzione degli infermieri (quanti di preciso è ancora da valutare) e sul conseguente costo del materiale per i prelievi che sarà tutto a carico dell'azienda. Piccola nota sul servizio prelievi a domicilio: il centrodestra ad ottobre vantava l'assegnazione di tale incarico all'azienda come simbolo della sua tempestività a rispondere alle domande della collettività e questo l'ha sbandierato sui quotidiani locali...peccato che da metà ottobre ad oggi di prelievi a domicilio da parte dell'Assc non ne sia stato fatto nessuno; perché, come da noi sostenuto, mancavano le coperture di bilancio per attivarlo entro fine anno, non c'erano ancora accordi con gli studi specialistici e non era ancora posta in essere la convenzione all'interno del quale sarebbe rientrato. Sparisce poi un altro mito, quello dei 4 prelievi all'ora. Infatti, con voli molto pindarici, i nostri amministratori avevano previsto che, pattuendo un costo con lo specialista di 20€ l'ora, potendo effettuare 4 prelievi all'ora, il costo per ogni paziente sarebbe stato di 5€. Per la tipologia di assistenza però il regolamento prevede che a domicilio non si potranno fare più di 2 prelievi all'ora. Dovendosi poi muovere su un perimetro che oltre a Casale prevede anche comuni come Guardamiglio, Castiglione, Maleo...come è pensabile che un infermiere riesca sempre a garantire la medesima resa oraria? Le richieste di prelievo vanno poi in base ai bisogni individuali, potranno esserci così giorni con molte richieste e altri con domande scarse...in questi casi, essendo un servizio a domanda individuale, il costo ricadrà tutto sull'utenza. Dunque solo propaganda priva di concretezza. - équipe minori: a differenza del consorzio che può vantare 2 équipe (una per il nord e una per il sud lodigiano) integrate da una squadra di lavoro dedita ai rapporti con il tribunale dei minori, una specializzata nelle pratiche di affido e una focalizzata sulla preparazione di progetti educativi, l'Assc ha a sua disposizione una sola équipe minori formata da uno psicologo, due assistenti e un educatore. Il primo problema riguarda la "specializzazione", équipe diverse significa attenzioni diverse a problematiche e situazioni differenti, cosa utile in contesti spesso delicati che riguardano i minori. Équipe differenziate significa controllo e accompagnamento del soggetto più capillare e continuativo. Più unità di lavoro significa anche possibilità di attingere a risorse proprie per far fronte ad assenze per malattia o ferie del personale. In casi di assenze all'interno del nucleo minori, l'azienda dovrà prevedere la chiamata di personale esterno e questo è una variabile ai costi non presa in considerazione ma altamente probabile. Il consorzio, per le spese straordinarie legate al minore in affido o in comunità, attingeva al proprio fondo di solidarietà senza chiedere contributi extra alle famiglie o agli altri comuni...in questi casi non si sa ancora che condotta terrà l'Assc, se si sobbarcherà lei i costi aggiuntivi o chiederà una maggiore contribuzione agli altri soggetti in campo. - Assistenza disabili: per il consorzio il costo delle prestazioni pattuite è superiore alla quota chiesta ai comuni, la differenza viene pagata dal consorzio stesso con il suo fondo di solidarietà. L'Assc avrà necessariamente un profilo tariffario più alto, non potendo contare su simili riserve economiche. Inoltre, la contrattualizzazione del servizio per più anni permette di ottenere agevolazioni; alla luce della durata di un anno della convenzione, l'azienda non potrà sfruttare questi vantaggi. Perché tutta questa fretta nell'attivare il progetto? Si sapeva dall'anno scorso dell'esistenza del provvedimento di legge per i comuni sotto i 5.000 abitanti, perché si è deciso di proseguire lo stesso per arrivare ad una convenzione solo annuale? Non si poteva attendere? Perchè conferire all'Assc servizi senza sostenerli con piani economici aziendali che ne provassero la sostenibilità? Questi interrogativi, uniti alla certezza che i risparmi di gestione non ci saranno, confermano la convinzione che l'uscita dal consorzio è stato solo un atto politico contro parte del centrosinistra lodigiano, non supportato da oggettivi eletti economici e pratici. I timori di una deriva dell'Assc non sono infondati e le incognite sulla sua futura sostenibilità sono sempre più evidenti. Grazie per la vostra pazienza e attenzione! Alla prossima, un sorriso Andrea Bossi (Consigliere Comunale Casale Democratica)
Fonte: Facebook, note di Andrea Bossi | vai alla pagina » Segnala errori / abusi