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Dichiarazione di Carlo Alberto MATTIUSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Villa Vicentina (UD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | CHIAREZZA LAVORO)  - Assessore  Comune Villa Vicentina (UD) (Partito: LISTA CIVICA | CHIAREZZA LAVORO)  - Consigliere  Consiglio Comunale Villa Vicentina (UD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | CHIAREZZA LAVORO) 


 

IL PDL E LA VOGLIA DI CAMBIAMENTO

  • (11 novembre 2012) - fonte: Messaggero Veneto - inserita il 29 novembre 2012 da 26190
    Alcuni mesi fa scrissi dell’anno zero. O del punto di non ritorno, vedetela come vi piace. Auspicavo un risorgimento del Pdl. Guardavo speranzoso all’orizzonte cercando di scrutare l’avvento di un nuovo leader. Con la L maiuscola. Però Alfano, pochi giorni dopo la ben nota “caporetto” elettorale di maggio, presenziò a Pavia alla riunione dei Riformatori. Si mise un elmetto “cantierino” giallo in testa e disse: «Da qui riparte il PdL». Girò la chiave, ma non cambiò nulla. I mesi trascorsi hanno portato all’onore delle cronache: esponenti politici scontenti e critici (che pur sputando sul Pdl hanno preferito continuare a farne parte); consiglieri regionali che non prendono ordini ma li emettono (Minetti, ndr); la nascita di nuove correnti “salva-sedia”; la volontà di cambiamento che si manifesta nell’atto di “cambio del nome”; il diktat berlusconiano circa il divieto di nominare il nome stesso del partito; scandali vari... Insomma, bene no? Che fare? Nessuno può pretendere di avere la bacchetta magica... si possono proporre idee. Forza Italia non era un partito. Il Pdl non è un partito. Ambedue possono trovare giusta collocazione alla categoria “progetti”. Mal riusciti, per giunta. Rifondazione del Partito delle Libertà. Ma a partire da cosa? Rifondazione a partire dall’allontanamento della classe dirigente riciclata. Rifondazione a partire da un’ideologia, quella liberale, che ora dev’essere veramente assunta a ideologia fondante. Basterebbe partire dal termine Libertà. E adoperarlo in tutte le declinazione. Non solo quelle di comodo. Partire dalla più intima libertà individuale, toccando quella di stampa e pensiero, giungendo a quella di “mercato”. Per una riforma liberale vera e propria. Usando “libertà” anche nella scelta della classe dirigente. Per la quale il “fare politica” non deve significare alla fine “schiavitù”. Evidentemente intesa come “necessaria per sopravvivere”. “Libertà” e liberi da politici professionisti e certamente poco professionali. Per parlare di “economia e lavoro” occorre, innanzitutto, avere un lavoro. Che sia diverso da quello di “politico”. “Libertà” dalla costrizione al proclama che resta miraggio, per approdare a “prima i fatti e poi le parole”. Le elezioni, voglia o no, sono alle porte. E la sfida più importante non è “vincere o perdere” ma tra tradire o meno gli elettori. Carlo Alberto Mattiussi coordinatore Pdl Villa Vicentina
    Fonte: Messaggero Veneto | vai alla pagina
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