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Dichiarazione di Andrea BOSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Casalpusterlengo (LO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Casale: assistenza domiciliare, 30 anziani in lista d'attesa

  • (21 luglio 2012) - fonte: Facebook, note di Andrea Bossi - inserita il 09 aprile 2013 da 20747
    Dal mese di febbraio più di 30 anziani casalini sono in lista d'attesa per il servizio di assistenza domiciliare. Se teniamo presente che ad usufruire del servizio sono circa 60 anziani ci rendiamo conto che ad essere scoperto dalle prestazioni è un numero di persone pari alla metà dell'utenza totale. Vane e inascoltate sono state le richieste degli operatori di non subire ridimensionamenti di budget e di personale. Nell'ultimo anno il Sad è stato oggetto di una vera e propria ghigliottina amministrativa: le uniche tre mobilità interne per l'anno 2011 hanno riguardato solo il servizio di assistenza domiciliare portando da 7 a 4 l'organico. Altro duro colpo è arrivato in seguito alla decisione di abbandonare il consorzio dei servizi alla persona: il Sad consortile complementare a quello comunale è passato sotto la gestione dell'azienda speciale. Questo passaggio è servito a concedere all'azienda il ruolo di supplire alle carenze di organico sopraggiunte ai servizi sociali. Questo però ha dato avvio a problemi ancora irrisolti: 1) i due Sad dovrebbero avere due coordinamenti distinti ma di fatto a coordinare il tutto sono ancora i servizi sociali con grande difficoltà derivante dall'esercizio di un servizio bicefalo; 2) gli operatori ingaggiati dall'azienda speciale sono 3 interinali, 2 per 36 ore settimanali e uno per 25 ore settimanali. Il loro rapporto di lavoro si conclude al 31/12/2012 . dopo come intende procedere l'amministrazione? Rimarranno i due Sad o verranno accorpati sotto lo stemma dell'Assc? Domanda ancora sospesa. 3) la richiesta dei servizi sociali era che l'unità interinale di 25 ore fosse portata a 36 ore; il comune ha negato questa possibilità poiché gli interinali già costano al municipio di più per via della quota da corrispondere all'agenzia e dunque si ritiene l'ipotesi troppo onerosa; 4) caricando il Sad sull'azienda si dovranno sostenere costi più elevati rispetto alla gestione dei servizi sociali; 5) il servizi sociali sono ormai con l'acqua alla gola, tante domande a cui si cerca di rispondere con enormi sacrifici e sforzi. In questi mesi le operatrici hanno dovuto davvero lottare per avere la concessione di 2.000 € per gli straordinari in modo da riuscire a seguire qualche anziano bisognoso in più (la cifra corrisponde tra l'altro a due mesi di "stipendio" del presidente del consiglio comunale...figura e spesa decisamente inutile, infatti, se teniamo conto che all'anno ci saranno una decina di consigli e se a questi ci aggiungiamo le sparute commissioni, conferenze dei capigruppo e riunioni di giunta, troveremo che il compenso orario del buon Locatelli è paragonabile a quello che gli sceicchi spendaccioni del Psg assicurano a Ibrahimovic e compagni) 6) la gestione aziendale del Sad è molto meno flessibile di quella dei servizi sociali sia per quel che riguarda la gestione degli orari sia per quanto concerne la cultura di assistenza a 360 gradi che le operatrici comunali hanno portato avanti per anni. Perdere un simile bagaglio di valori e attenzioni svilisce il patrimonio comunale di relazioni e capitale umano. 7) in tempi di crisi, in cui i costi delle strutture per anziani diventano difficilmente sostenibili per le famiglie, si dovrebbe investire sulla domiciliarità delle prestazioni sanitarie, invece a Casale constatiamo un crescente disinteresse e una profonda sottovalutazione di questi aspetti di interazione tra welfare e sanità con la vita familiare. Nessuno chiede opere straordinarie in questi tempi di ristrettezze economiche ma ogni amministratore può rivedere le priorità della città. Pensare che il comune (lo stesso ente che negli ultimi tre anni ha circoscritto i fondi per il servizio sociale aumentando tutte le rette) non solo non riesca a rispondere, ma nemmeno si senta toccato nel vedere 30 anziani impossibilitati ad accedere al servizio di assistenza domiciliare è qualcosa di intollerabile. Andrea Bossi Consigliere Comunale Casale Democratica.
    Fonte: Facebook, note di Andrea Bossi | vai alla pagina
    Argomenti: anziani, servizi ai cittadini, servizi sociali, servizi sociosanitari | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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