Dichiarazione di Maurizio SAIA

C’è anche un padovano, il senatore Maurizio Saia, esponente del gruppo di Coesione Nazionale, nel comitato ristretto della commissione Affari costituzionali, cui è stato affidato il compito di mettere a punto, in tempi strettissimi, il testo base della riforma della legge elettorale. Del comitato, che si è insediato giovedì e che tornerà a riunirsi domani, fanno parte, oltre ai relatori Lucio Malan (Pdl) ed Enzo Bianco (Pd), i senatori Carlo Vizzini ((Misto-Psi), Gaetano Quagliarello (Pdl), Luigi Zanda (Pd), Roberto Calderoli, (Lega Nord); Francesco Pardi (Idv), Giovanni Pistorio (Misto- Mpa), Egidio Digilio (Fli) e Gianpiero D’Alia (Udc). «La proposta da cui siamo partiti», spiega il senatore Saia, «è la correzione del “Porcellum” attraverso l’introduzione delle preferenze edello sbarramento delle preferenze». Allo studio c’è anche l’ipotesi di una lista bloccata per le prime tre posizioni (un po’ come succedeva nel Mattarellum) e del ritorno alle preferenze. Tra le proposte sul tavolo c’è pure la suddivisione delle circoscrizioni su base regionale in microcircoscrizioni su base provinciale.

«Credo che quella che uscirà dal comitato», aggiunge Saia, «non potrà che essere l’ipotesi di una legge elettorale-ponte. Io sono infatti favorevole all’elezione, con sistema proporzionale e sbarramento al 2-3% per garantire il diritto di tribuna, di un’Assemblea costituente che affronti la riforma della seconda parte della Costituzione, In questo quadro sarebbe coerente la proroga, per un paio d’anni del mandato del presidente della Repubblica Giorgio Napolitan o. Con l’introduzione del semipresidenzialismo, il doppio turno diventerebbe inevitabile».

Fonte: mattinopadova.gelocal.it | vai alla pagina

Pubblica su: