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» Stop alle sale gioco. Mozione.
Renzo ROSSETTO in data 15 maggio 2012
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» Rinnovo della Convenzione all'Ass. Ambientalista VerdeBlu: "Un solo anno non è sufficiente"
Antonio Mazzi in data 15 maggio 2012
Dichiarazione di Renzo ROSSETTO
Stop alle sale gioco. Mozione.
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(15 maggio 2012) - fonte: Comune di Castel d'Azzano - inserita il 01 luglio 2012 da 24713
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’estesa fase di incentivazione e legalizzazione del gioco d’azzardo. Tutte queste forme di gioco sono ammesse nella maggior parte dei Paesi del mondo: l’indotto economico prodotto è colossale, con un sensibile impatto sociale, e costituisce a tutti gli effetti una fiorente industria (una delle maggiori del pianeta per volume di denaro) soprattutto in Europa, Asia e Stati Uniti d’America.Anche in Italia il gioco d’azzardo e lo scommettere in generale (corse, lotterie eccetera) rappresentano un’attività assai praticata; nondimeno, tale diffusione ha inevitabilmente comportato un incremento di soggetti precipitati nel vortice delle patologie legate a tale pratica. Infatti, quello che era stato inventato come un piacevole passatempo ha purtroppo prodotto in alcune persone forme di dipendenza patologiche del tutto simili all’abuso di alcolici o sostanze stupefacenti. Questi fenomeni sono influenzati sia dalla disponibilità del gioco d’azzardo che dalla durata della disponibilità . Ne consegue che con l’aumento dell’offerta e della disponibilità del gioco d’azzardo legalizzato vi è un correlato aumento di forme di gioco d’azzardo patologico. Il problema dell’aumento di offerta nel nostro Paese è già stato accennato: a tal proposito non può non sollevare preoccupazioni la circostanza che negli ultimi 10-15 anni, anche per effetto dell’introduzione di sempre nuove forme di scommesse, lotterie e giochi elettronici, il fenomeno in Italia ha conosciuto una costante e forte espansione.
La presente mozione chiede di introdurre il divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico (cosiddette slot-machine) in luoghi pubblici, o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni , nell’intento di rispondere a una pluralità di esigenze. A livello individuale il divieto si propone di porre rimedio ai gravi effetti che l’assuefazione a queste forme di gioco d’azzardo produce.
Le frequenti ripetizioni di partite e di manovre sempre uguali rischiano di alienare il giocatore dalla realtà, assecondando lo strutturarsi nella sua psiche di comportamenti di natura compulsiva che si accompagnano a : una crescente necessità di aumentare la disponibilità del denaro con cui si gioca per raggiungere i livelli di eccitazione dei reati; ansia e irritabilità in mancanza di gioco d’azzardo; un ricorso a comportamenti illegali quali furti, frodi eccetera; una richiesta ad altri di denaro per affrontare i debiti da gioco; perdita di relazioni importanti a causa del gioco.
A livello collettivo il tollerare queste forme di gioco d’azzardo non fa che assecondare la creazione di ambienti, che instaurano pericolosi legami con una criminalità organizzata che si è ormai impossessata della gestione di questa proficua attività , che genera essa stessa quella richiesta di liquidità che diviene poi facile preda di quell’usura gestita e controllata dalla criminalità organizzata medesima.
Fonte: Comune di Castel d'Azzano | vai alla pagina » Segnala errori / abusi