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Dichiarazione di Giuseppe GIULIETTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Verità e Giustizia per Stefano, Federico, Giuseppe, Aldo.

  • (08 marzo 2012) - fonte: micromega - inserita il 10 marzo 2012 da 862

    Ilaria Cucchi è una giovane donna che, da anni, lotta per chiedere verità e giustizia sulla morte del fratello Stefano, entrato vivo ed uscito morto dal carcere.

    Patrizia Aldrovandi Moretti è la mamma di quel Federico che fu pestato a morte da un gruppo di poliziotti a Ferrara. La storia fu oscurata e censurata, la famiglia oltraggiata, quasi messa all’indice per aver osato ribellarsi alle veline di regime. Adesso Patrizia, insieme con i giornalisti della Nuova Ferrara, tornerà in tribunale, ma per essere processata per aver “Diffamato” chi avrebbe dovuto tutelare suo figlio Federico. Le hanno chiesto quasi due milioni di euro come risarcimento.

    Lucia Uva è invece la sorella di Giuseppe, morto in carcere a Varese, probabilmente in seguito ad un pestaggio eseguito da alcuni ” Tutori dell’ordine”. Non si è mai rassegnata, ha rotto il muro delle omertà e delle connivenze. Proprio in questi giorni Luigi Manconi ha avanzato l’ipotesi che, prima di morire, Uva sarebbe stato addirittura violentato dai suoi aguzzini.

    Rudra Bianzino è invece un giovane ragazzo di Perugia che, una triste mattina, si è visto arrestare il papà, Aldo, accusato di coltivare canapa indiana e di possesso di altre droghe. Aldo è morto in carcere, il suo corpo portava segni di violenze, le inchieste hanno negato ogni responsabilità dei suoi custodi, poi li hanno rinviati a giudizio per omesso soccorso, intanto Rudra è restato solo, è morta anche la mamma travolta dal peso di una tragedia immane.

    A questi “Fantasmi” ha dedicato una lettera Ilaria Cucchi. Ci sembra giusto pubblicarla anche qui, perché non è solo un grido di dolore per le ferite subite, ma anche un vero e proprio manifesto di chi, nonostante tutto, continua a credere nello stato di diritto e a reclamare legalità, verità, giustizia.

    Noi siamo fantasmi…

    di Ilaria Cucchi

    Stefano, Federico, Giuseppe, Aldo. Tutti fantasmi. Non esistevano in vita e tanto più si vuole non esistano ora che sono morti in mano allo Stato. Fantasmi che avevano tutti una vita… una vita senza valore calpestata ed annientata in nome dello Stato supremo. Tutti morti le cui vite non valevano nulla.

    Non valevano l’umana pietà, non valevano l’aiuto di coloro che avevano il dovere di aiutarli, non valevano la tutela di coloro che avevano il dovere di tutelarli, non valevano le cure di coloro che dovevano curarli, non valevano il rispetto di coloro che dovevano rispettarli.

    Non degni di considerazione.
    Però questi fantasmi, una volta vivi, ora hanno i loro processi…. Sono tutti processi storti, sì… storti perché mai aderenti ai fatti, con imputati sbagliati, pm sbagliati, accuse sbagliate.
    Ma questi processi storti stanno regalando ai nostri cari… fantasmi la verità delle loro morti….

    La Giustizia non se ne cura più di tanto… ma noi regaliamo loro la sensazione di valere ancora qualcosa, di esistere e di essere importanti.
    Sono processi storti per una giustizia miope. Ma ci sono, anche per tutti gli altri, tanti, troppi, fantasmi che non hanno mai avuto un processo, sia pure storto.

    Fonte: micromega | vai alla pagina

    Argomenti: giustizia, censura, polizia, violenza sessuale, sicurezza dei cittadini, carcere, regime, verità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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