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Dichiarazione di Beatrice DRAGHETTI

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin)  - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

Lancio di monetine contro la Draghetti All'Assemblea Ato

  • (22 dicembre 2011) - fonte: Il Resto del Carlino - Ed. Bologna - inserita il 22 dicembre 2011 da 21
    Urla, momenti di tensione e lancio di monetine verso il tavolo a cui era seduta la presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti. L’assemblea Ato Bologna di stamattina ha approvato gli aumenti delle tariffe dell’acqua tra le proteste rumorose dei Comitati che hanno sostenuto il referendum e che oggi chiedevano di sospendere l’incontro e qualsiasi decisione. Ma Draghetti ha tirato dritto e ha avvisato gli amministratori presenti (che hanno votato all’unanimita’): “I sindaci resteranno qui fino a quando non si conclude l’assemblea col voto”.

    Il primo a lanciare le monetine è stato Franco “Bifo” Berardi, volto tra i piu’ noti dei manifestanti. Alcune hanno colpito l’assessore del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, e il sindaco di Monteveglio, Daniele Ruscigno (entrambi seduti in prima fila), che per qualche minuto ha tenuto un fazzoletto bagnato sul capo per tamponare il bernoccolo che si stava formando. Ruscigno non pensa di far partire denunce, ma a fine assemblea esprime “grande rammarico, perchè il nostro Comune è tra i piu’ vicini ai comitati. Siamo arrivati fino al punto di modificare il nostro Statuto” per recepire il risultato del referendum. Draghetti preferisce non commentare a lavori conclusi, annunciando una nota per il pomeriggio. Ma si sfoga con i presenti e scarica la tensione anche con qualche battuta: “Quando qualcuno entra e subito mi dà della stronza, mi mette un’adrenalina...”.

    Fatto sta che sono stati numerosi i momenti di tensione nell’assemblea, a cui hanno assistito almeno una trentina di manifestanti (guardati a vista dalle forze dell’ordine), tra cui gli ‘storici’ esponenti del Tpo, Domenico Mucignat e Gianmarco De Pieri, i piu’ attivi a far partire i ‘cori’ di “venduti” e “ladri”. E quando Draghetti cerca di dare la parola agli amministratori (dopo gli interventi dell’assessore provinciale Emanuele Burgin e del sindaco di Minerbio, Lorenzo Minganti, pero’ nessun altro interviene), Mucignat si arrabbia chiedendo che anche gli esponenti del comitato possano dire la loro: “Non siete mica stati eletti da Dio”, urla alla presidente.

    La tensione sale di nuovo quando Draghetti mette ai voti l’aumento delle tariffe. I manifestanti cercano in ogni modo di prendere la parola per rallentare i lavori, vengono anche staccati i microfoni del tavolo della presidenza, De Pieri lancia un “Vergogna, sei come Penati” verso Draghetti, ma alla fine la proposta passa all’unanimita’. A quel punto partono applausi ironici, sempre De Pieri suggerisce ai presenti di farsi “dare il gettone di presenza direttamente da Hera” e partono altre monetine. Un esponente del comitato, invece, depone qualche spicciolo direttamente davanti Draghetti: “Ho 57 anni e sono precario, ecco il mio contributo”.

    Poco dopo i comitati abbandonano l’assemblea (“erano mesi che chiedevamo un incontro e non ce l’hanno mai concesso”, dice Mucignat accomiatandosi) e Draghetti si difende: “Questa assemblea di sindaci- dice strappando l’applauso dei presenti- non è un’associazione a delinquere. Senza voler togliere nessun diritto ai comitati, ci vuole rispetto per chi risponde ai propri elettori”. Poi, coi cronisti, Burgin spiega perchè l’Ato ha comunque deciso di andare avanti: “Non siamo nelle stesse condizioni degli anni passati, quando rimandare gli aumenti di tre mesi non era una novita’. Dall’1 gennaio entra in vigore l’Ato regionale e se noi fossimo stati fermi loro avrebbero applicato burocraticamente un aumento del 25%”. Perchè si tratta di coprire 30-35 milioni di debito verso Hera. Con quanto deciso oggi “consegniamo al nuovo Ato i conti in ordine”. Quanto alle proteste dei comitati, Burgin non drammatizza: “Fa parte della democrazia. Anche con questi modi concitati, sono comunque un richiamo alle nostre responsabilita’. Alcune loro proposte, poi, le abbiamo condivise, altre sono oltranziste”. E comunque, conclude, “parliamo di aumenti da 10 a 21 euro all’anno...”.

    Fonte: Il Resto del Carlino - Ed. Bologna | vai alla pagina
    Argomenti: acqua, ato, tariffe, lancio monetine | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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