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Dichiarazione di Massimo Cacciari
La realpolitik non basta più
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(21 ottobre 2011) - fonte: Europa - inserita il 22 ottobre 2011 da 31
La morte di Muammar Gheddafi va inquadrata nelle colossali trasformazioni che stanno coinvolgendo il mondo arabo delle quali è difficile prevedere gli sviluppi immediati. Sia in Libia che nel più decisivo Egitto si aprono prospettive che possono essere divaricanti.Il mondo arabo non è certo composto solo da estremisti e fondamentalisti, per cui si può pensare che si apra davvero una stagione di democratizzazione effettiva, come molti auspicano quando parlano di primavera.
Anche se, storicamente, fino alla caduta del Muro di Berlino e anche oltre, nell’Islam le correnti riformiste filosoficamente avveroistiche e politicamente socialdemocratiche sono sempre state osteggiate dalle potenze atlantico-occidentali. Però queste forze democratiche nelle società araba esistono e ora potrebbero definitivamente affermarsi. Molto dipenderà dall’atteggiamento occidentale, naturalmente, che dovrà dimostrare, anche attraverso aiuti economici, di aver capito la lezione.
La particolarità della questione libica è stata l’intervento militare della Nato, dettato da ragioni economico-strategiche più che “culturali” e che moralmente contrasta con le complicità intrattenute dall’occidente con il regime libico, soprattutto nel corso dell’ultimo ventennio.
Le potenze che giungono a questi livelli di realpolitik temo abbiano il destino segnato, così come è definitivamente segnato il destino delle dinastie arabe nate negli anni Cinquanta dalla lotta contro le ex potenze coloniali, Siria compresa.
La leadership del Colonnello è stata esemplare in questo senso: ha saputo cavalcare l’orgoglio nazionalistico in funzione anticoloniale, anche se non credo che la sua morte in battaglia – secondo quello che si dice – gli possa assicurare un futuro da eroe: nessuno degli ex raìs arabi ha la statura di un Che Guevara.
Quanto all’Italia la morte di Gheddafi rappresenta uno dei tanti motivi per cui Silvio Berlusconi deve vergognarsi: lo aveva accolto in Italia da trionfatore, ora ha contribuito a eliminarlo.
Fonte: Europa | vai alla pagina » Segnala errori / abusi