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Dichiarazione di Giovanni Barbo

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Trieste (TS) (Lista di elezione: PD) 


 

I giovani, la strumentalizzazione. il futuro

  • (15 luglio 2011) - fonte: Il Piccolo - inserita il 22 agosto 2011 da 20941
    “È passato poco più di un mese dalle elezioni amministrative che hanno visto la vittoria di Roberto Cosolini e della coalizione di centrosinistra, portando inoltre nella Giunta e nei gruppi di maggioranza del Consiglio Comunale una ventata di rinnovamento, nei volti e nell’età anagrafica. Rinnovamento che ben rispecchia il dato forse più significativo riguardante i votanti, e cioè quello che si riferisce agli elettori di età compresa fra i 18 e i 24 anni, fascia che è stata quella con la più alta percentuale di affluenza dopo gli over 65. Le statistiche dicono che questi elettori hanno votato in larga parte il programma di Cosolini, che nei principi ed in proposte concrete risponde alla domanda di cambiamento della nostra città, troppo a lungo prigioniera di logiche conservatrici e del “no se pol”. In questo primo mese sono arrivate, a mezzo stampa o sotto forma di mozioni, accuse o proposte puntuali che riguardano il mondo giovanile. Che dire? Da un lato non si può che condividere – e ci mancherebbe! – il principio che bisogna ascoltare le istanze di giovani e associazioni che per loro costituiscono un punto di riferimento più di quanto non lo siano le istituzioni, dall’altro – e proprio qui sta il punto – non si può rimanere in silenzio di fronte all’ipocrisia di chi proprio di queste istituzioni era a capo ed ora si permette di tirare fuori l’ “argomento giovani” in maniera del tutto strumentale. E non si tratta, da parte mia, di una presa di posizione figlia della vecchia logica maggioranza vs. opposizione: ad esempio le mozioni che chiedono incentivi per gli esercizi pubblici che promuovono la musica dal vivo – utili, aggiungo, soprattutto nell’ottica di rivitalizzare rioni ed aree periferiche, come da programma di Cosolini – sono condivisibili, fatte salve le verifiche degli uffici competenti. Altra cosa, però, è tirare in ballo i giovani strumentalmente per attaccare il Sindaco su scelte che con i giovani non hanno peraltro nulla a che vedere, oppure chiedere che venga realizzato un progetto che solo in origine aveva tenuto conto delle esigenze delle associazioni che interagiscono più o meno direttamente con il mondo delle culture giovanili. Proposte e necessità dei giovani stanno profondamente a cuore prima di tutto a noi: non faccio, qui, riferimento solo alla nostra parte politica, ma piuttosto alla nostra generazione. Parliamo, quindi, di quell’offerta culturale importantissima nella nostra città, che da questo punto di vista ha molto da offrire e molto da dare anche in termini lavorativi. Parliamo – come del resto abbiamo fatto già nel nostro programma – di un centro di aggregazione giovanile dove i ragazzi possano studiare, esprimersi, ritrovarsi. Parliamo, però, anche del contesto in cui si muovono sempre più giovani e meno giovani vittime di un sistema che ha trasformato la flessibilità in precariato ad oltranza. Parliamo di una prospettiva di sviluppo concreto per la nostra città, che non ci costringa ad andare altrove per realizzare il nostro progetto di vita. Discorsi che difficilmente troveranno diritto di cittadinanza in un centrodestra che ripropone le solite facce che ragionano in base alle solite logiche per i soliti gruppi di potere che da anni tengono ferma Trieste. È ora di cambiare davvero, rimbocchiamoci le maniche e non lasciamo che una parte politica ci trasformi in merce di scambio quando in ballo c’è il futuro nostro e della nostra città.”
    Fonte: Il Piccolo | vai alla pagina
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Commenti (1)

  • Inserito il 22 agosto 2011 da 18670
    La destra fa i conti, la sinistra... i racconti! Ettore Scola, premiato alla Milanesia¬na, va sul podio e alludendo alla vitto¬¬ria della sinistra, dice:«Ho notato a Mila¬no un’aria diversa». Che miracolo. Pisa¬pia, tutto il male porta via Ettore Scola, premiato alla Milanesia¬na, va sul podio e alludendo alla vitto¬¬ria della sinistra, dice:«Ho notato a Mila¬no un’aria diversa». Che miracolo. Pisa¬pia, tutto il male porta via. Sarebbe facile replicare che la sua è una sensazione fon¬data sul nulla, pura fuffa psicologica e ideologica.Ma quell’impressione diven¬ta favola metropolitana ed è la spia di un’attitudine: la sinistra ha il monopo¬lio del racconto. Cosa significa? Che la sinistra diffusa detiene la rappresenta¬zione del Paese, indica il clima, le meta¬fore, gli eroi e gli infami, la storia e la criti¬ca, i codici di linguaggio, i giudizi e i pre¬giudizi. Non credo che sia frutto di un disegno prestabilito ordito da chissà quale Botte¬ga Oscura, ma di una sintonia che passa dalla politica e dalla cultura, dai giornali alla tv, da attori e autori a registi e comi¬ci, a volte giudici. È una macchina del fango e dell’incenso che fabbrica miti e demoni, accredita o discredita perso¬naggi e opere, veicola dogmi e paradig¬mi. Un tempo il monopolio del racconto si chiamava supremazia ideologica, o egemonia. Oggi si chiama con Vendola narrazione. Certo, coi racconti non si go¬verna un Paese, non si affronta la realtà ma la si inscena.Si sostituisce aifatti l’im¬pressione, alla realtà la fiaba o il film. Viceversa, il centro-destra non sa rac¬contare la realtà e se stesso, oscilla tra la cruda realtà e l’evasione.Per dirla in me¬¬tafora, oscilla fra Tremonti e Signorini, eccellenti nei loro rispettivi campi. A vol¬te insegue con affanno il racconto avver¬so, lo contrasta, tenta di smontarlo, ma non ne produce uno suo, gioca in difesa; anche perché l'industria del racconto gli è ostile. Berlusconi ha l’hardware della comunicazione, non il software, ne con¬trolla la proprietà e il commercio, non i messaggi e la cultura. È la sinistra a rac¬contare l’Italia, a narrare il Bordello o la P4, a rappresentare gli italiani, ieri degra¬dati e oggi rinati, solo grazie a un esito elettorale. Tremonti conta, la sinistra racconta. Questa disparità fotografa una sinistra inabile ad affrontare la realtà e a governarla, ma abile a raccontarla e a trasfigurarla. venerdì 01 luglio 2011, 09:00 http://www.ilgiornale.it/rubrica_cucu/la_destra_fa_conti_sinistra_racconti/01-07-2011/articolo-id=532595-page=0-comments=1

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