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Dichiarazione di Leonardo RAITO

Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Rovigo (Partito: PD) 


 

Giustizia Spettacolo e decadenza dei valori

  • (01 luglio 2011) - fonte: Gazzettino, La Voce Nuova, Il Resto del Carlino - inserita il 01 luglio 2011 da 812

    Che in Italia la cronaca scateni una morbosità perversa è ormai un dato di fatto. Quando intere catene televisive vivono su programmi che parlano di omicidi, stragi e ammazzamenti vari, si crea forzatamente un interesse del tele-cittadino che va aldilà di ogni previsione. Detto questo, vale la pena aprire una riflessione sul sistema della giustizia spettacolo, quella che vuole far notizia a tutti i costi. Partiamo da alcune considerazioni. Possibile che nel nostro paese, che si dice democratico, elementi di indagine anche non confermati, vengano sbattuti in prima pagina per fare scalpore?

    Possibile che nel nostro paese, che si dice democratico, vengano pubblicati con enfasi dai giornali stupidi stralci di intercettazione finite chissà come dalle camere segrete dei tribunali alle redazioni? Possibile che in Italia la televisione crei e poi disfi dei mostri, che i conduttori televisivi siano moderni pubblici ministeri? La riapertura del caso dell’omicidio di Meredith Kercher instilla il dubbio, nel cittadino pensante, di indagini condotte frettolosamente. Pare che le prove schiaccianti che condannavano la coppia di fidanzati non siano più tanto schiaccianti. E allora, chi pagherà? E del sistema di indagini che aveva apparentemente indicato in un povero ingegnere friulano l’abominevole Unabomber, che dovrebbero dire gli italiani? E dello zio di Sarah Scazzi, prima autocondannatosi e condannato dall’Italia intera, poi scagionato, che dovremmo dire?

    Nel nostro paese cultura e sistema dell’informazione sono specchi della società e in Italia, non v’è dubbio, esiste un sistema dell’informazione drogato, malato fino al midollo. Sarà che anche noi siamo malati? Si, se accettiamo senza colpo ferire tutte queste imposizioni mostruose. La televisione, dato il tempo che ogni tele-cittadino vi passa davanti, dovrebbe avere una funzione educatrice e civilizzatrice. In realtà, per ore e ore veniamo bombardati da quintali di tette e sederi, da programmi distrattivi (grande fratello e company) scatenati per far emergere un voyeurismo di un popolo senza midollo spinale, senza coscienza e senza valori, anche i programmi di approfondimento si pregano alla faziosità, al desiderio di sangue, al calcio in ogni salsa, oppio di un popolo che non si rende conto del momento che sta attraversando. Sono preoccupato di questo crollo verticale italiano. Preoccupato perché non ci si rende conto che il controllo mediatico è in grado di influenzare in profondità la gente, assopendola nel sonno dell’irragionevolezza. Karl Popper aveva parlato di cattiva maestra televisione, la stessa che sopravvive oggi a ogni censura. Magici burattinai riusciranno a farci digerire i sassi, e quando chi guida questi mezzi è gente senza valori, la degenerazione morale e civica di ogni popolo e delle istituzioni che lo rappresentano, è inevitabile.

    Fonte: Gazzettino, La Voce Nuova, Il Resto del Carlino | vai alla pagina

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Commenti (1)

  • Inserito il 02 luglio 2011 da 18670
    Imparare ad essere più critici? A valutare e confrontare la corrispondenza fra dialettica e fatti proposti? Elevare il proprio livello culturale un poco oltre le solite fiction e le partite di calcio? Spegnere la televisione? Mutare la testata giornalistica? I mezzi di comunicazione, TUTTI, NON sono né "buoni" né "cattivi": dipende dall'uso che se ne fa...e dal QI di chi li guarda! Buona Giornata

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