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Dichiarazione di Andrea CAUSIN
Quando le istituzioni sono inaffidabili o meglio...quando la Regione Veneto non paga !
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(16 giugno 2011) - fonte: sito web personale - inserita il 20 giugno 2011 da 861
Il Nord – Est qualche giorno fa ha sorpreso gli osservatori economici. Nonostante la crisi e nonostante la prudenza degli operatori economici ha segnato il 2,1% di incremento sul PIL, contro la media dell’1,3% dell’Italia. Una crescita sui livelli dei paesi dell’Europa settentrionale.E’ un segnale confortante se si pensa che ci vorranno anni per tornare a produrre ai livelli del 2007. Ma non tutto cresce nel Nord – Est. Non tutto è efficiente e affidabile.
Non mi riferisco al livello di fiducia tra imprese private. E’ normale che in un momento di crisi la prudenza, ovvero la necessità di verificare più a fondo se il fornitore o il committente, sono solvibili, possa in qualche modo rallentare la crescita, la velocità con cui si determinano gli affari, le operazioni e le strategie.
Anche se oggi questo atteggiamento è più accentuato, rientra nella normalità. Quello che non è normale è che la Regione, in particolare la Regione del Veneto non sia affidabile, che non rispetti i tempi di pagamenti. I soggetti privati (fornitori) sono costretti ad attendere tempi lunghissimi sia per incassare gli acconti che i saldi dei lavori svolti relativi a bandi, gare, appalti e affidamenti diretti, spesso in evidente discrepanza rispetto a quanto contrattualizzato al momento dell’accettazione o della sottoscrizione del contratto. Ma anche i beneficiari istituzionali (comuni, province, enti), quelli privati, imprese, soggetti associativi, famiglie, persone singole, attendono le spettanze economiche relative ai bandi, per tempi a volte di quasi due anni. Eclatante è il caso del sistema della formazione professionale relativa all’assolvimento dell’obbligo formativo, che ho ripetutamente denunciato attraverso più interrogazioni.
A fronte dell’80% dell’attività svolta è stato liquidato solo il 5% delle spettanze. Quotidianamente gli uffici della Regione, a prescindere dalle competenze, vivono l’imbarazzo di non saper dare risposte alla continua richiesta di chi legittimamente avanza soldi, che non vengono liquidati.
E quotidianamente la politica veneta a partire da Zaia, che dovrebbe decidere e dare delle risposte, fa spallucce e finge che tutto vada bene e legittima una situazione che dal mio punto di vista è inaccettabile.
La perdita di credibilità che viene arrecata alle istituzioni, non è un problema solo del presidente Zaia o del partito a cui fa riferimento. La perdita di credibiltà della Regione che è divenuta inaffidabile, quello che in termini tecnici si definisce “cattivo pagatore” è un danno all’immagine dell’Ente e un segnale di sfiducia verso un sistema economico che sta vivendo un passaggio di evidente difficoltà.
Penso proprio che il “nostro” governatore stavolta non potrà cavarsela con le pacche sulle spalle o le battute da “ganassa” a cui ci ha abituato. Serve un supplemento di serietà. Serve una risposta a chi avanza legittimamente dei soldi e deve venirne a capo in tempi ragionevoli.
Fonte: sito web personale | vai alla pagina » Segnala errori / abusi