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Dichiarazione di Furio COLOMBO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Obama muove e vince

  • (03 maggio 2011) - fonte: il Fatto Quotidiano - inserita il 03 maggio 2011 da 31

    L’annuncio ha sorpreso il mondo per due ragioni molto diverse, anzi sconnesse, anzi in contrasto l'una con l'altra. La prima è la pura e semplice vittoria in una impresa ritenuta impossibile. Il tempo l'aveva resa impossibile nella percezione di tutti, che si saldava con l'altra percezione, quella di un alone mistico che Osama Bin Laden era riuscito a disporre come difesa intorno a se stesso.

    Però succede questo: vince e cattura l'assassino delle Torri Gemelle un uomo di pace che non aveva mai promesso fuoco e fiamme. E' vero, verremo a sapere di giochi da film, di infiltrazioni inimmaginabili, di percorsi pazienti e senza scrupoli.

    Difendere e attaccare. Ecco ciò che tanti non si aspettavano da Barack Obama, l'intelletuale che sembrava capace di ispirare molto più che di agire. Invece è toccato a lui. Il corpo senza vita del grande terrorista, offerto al mare dalla tolda di una nave da guerra americana, non ha niente a che fare con l'immagine e la promessa di questo presidente. Ma lo segna come uno che vince nella mossa più difficile e perciò, quasi certamente, vincerà le elezioni.

    Poi torna con forza, sia per la celebrazione, sia per la denigrazione, la domanda che sembrava buttata sul suo cammino per fermarlo. Chi è, davvero, Barack Hussein Obama? Ricordate?

    Avevano persino creato la questione del suo certificato di nascita. Forse era nato in Kenia, fra riti tribali e leoni appostati nella foresta. Forse il certificato che lo dava nato alle Hawaii era falso, una maschera per sembrare americano. Ma adesso? Adesso volete che non sia americano, anzi, per restare al magico mondo dei fumetti, "Captain America" in persona, l'uomo che, contro ogni aspettativa, tentativo, forzatura, guerre nel mondo, carceri micidiali, volete che non sia a tutti gli effetti un grande campione americano l'uomo che ha troncato una immensa minaccia?

    Barack Obama, non ancora cinquantenne, è entrato nel mondo degli eroi del suo Paese e del mondo. Non come Nobel per la pace e taumaturgico oratore, e carismatico leader capace di farti attraversare il vuoto.
    No, come guerriero che sa come fare, dove farlo, contro chi battersi. E vincere. Da questo momento il presidente degli Stati Uniti è un altro, uno che può sparigliare all'improvviso qualunque gioco.

    I suoi cittadini e il mondo ne hanno già preso atto.

    Fonte: il Fatto Quotidiano | vai alla pagina

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