Ti trovi in Home  » Politici  » Massimo CIALENTE  » L'Aquila. «Il ritardo è terribile. Serve una svolta per partire» - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Massimo CIALENTE

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune L'Aquila (AQ) (Partito: DS)  - Consigliere  Consiglio Comunale L'Aquila (AQ)


 

L'Aquila. «Il ritardo è terribile. Serve una svolta per partire» - INTERVISTA

  • (05 aprile 2011) - fonte: Il Messaggero - inserita il 05 aprile 2011 da 31

    È al suo posto, sullo scranno più alto del Consiglio comunale, sereno come non lo si vedeva più da tempo. Cauto, attento a evitare qualsiasi conflitto e a spegnere sul nascere le fiamme della polemica.
    Il sindaco dell`Aquila, Massimo Cialente, non vuole rispondere alle punzecchiature del commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi. Non perde l`occasione, invece, per esprimere apprezzamento nei confronti del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

    Chiodi ha detto che il piano di ricostruzione dell`Aquila non c`è e spetta al sindaco.

    «Preferisco non rispondere. Mi chiarirò con lui. Le cose non stanno così, ma basta con le polemiche, adesso sono ben altre le cose da fare. Comunque voglio vedere i piani degli altri sindaci».

    Si aspettava una conferenza stampa che riaprisse il conflitto?

    «Apprezzo molto il tono di Letta e mi pare che sia stata una conferenza stampa costruttiva, dove sono state dette alcune verità, in maniera serena».

    Il 27 marzo lei ha ritirato le dimissioni: cosa si augura e cosa chiede?

    «Chiedo una svolta per invertire marcia e modalità di un processo finora fermo.
    Auspico che qualcosa sia cambiato. Finalmente si è raggiunto un accordo con progettisti, costruttori e le varie strutture. Spero che l`intesa faccia arrivare progetti per le case e inauguri un nuovo modo di lavorare per affrontare i problemi rimasti in sospeso, in attesa di conoscere cosa farà il Parlamento tra le tre leggi sul terremoto al vaglio delle commissioni».

    Sulla situazione attuale, però, non fa sconti.

    «Nulla è stato fatto per la ricostruzione pesante e per l`edilizia residenziale pubblica; c`è un ritardo terribile per gli edifici pubblici, con pochissimi appalti assegnati, tutti ancora in fase di progettazione, nulla per il rilancio economico e produttivo».

    Il Comune non ha sbagliato nulla?È tutta colpa degli altri?

    «Ha compiuto il proprio dovere: abbiamo speso 550 milioni, c`è stato un risparmio di oltre 130 milioni.Si va completando la ricostruzione leggera che è stata gestita direttamente dal Comune. I cantieri sono 9.000, migliaia di cittadini sono tornati a casa. Il centro storico e le altre zone sono puntellate per oltre il 55 per cento».

    Sorride. Non è ancora tempo di bilanci definitivi, questo è il momento della speranza. E davvero un Cialente diverso rispetto a quello che, soltanto pochi giorni fa, tuonava e attaccava tutti a testa bassa. Forse sono davvero cambiati metodo e modi. Forse sono concrete coesione e unità di intenti, indispensabili per credere nella ricostruzione e dare un futuro a una città distrutta.

    Fonte: Il Messaggero | vai alla pagina

    Argomenti: l'aquila, terremoto in Abruzzo, ricostruzione in Abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato