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Dichiarazione di Salvatore SORBELLO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Siracusa (SR) (Gruppo: FI) 


 

GAZZETTA DEL SUD ONLINE Siracusa

  • (19 febbraio 2011) - fonte: www.gazzettadelsud.it - inserita il 19 febbraio 2011 da 72
    Tassa rifiuti, sì dell'aula all'atto di indirizzo Sorbello: «Prioritario intensificare la lotta all'evasione tributaria e migliorare la gestione» Con 19 voti favorevoli, un astenuto e due contrari, il consiglio comunale ha detto sì ieri sera all'atto di indirizzo sul regolamento Tarsu presentato da Salvo Sorbello, capogruppo Pdl: erano due i documenti approntati in merito dalla maggioranza, ma uno di questi è stato poi ritirato. L'astenuto è stato Dino Di Stefano, che ha presieduto i lavori della seduta poichè non hanno potuto partecipare al consiglio nè il presidente Edy Bandiera nè il suo vice Franco Formica. I voti contrari sono arrivati invece dai consiglieri di Futuro e Libertà per l'Italia Corrado Grasso e Salvo Cavarra. Per Salvo Sorbello, prima di tutto, «è importante introdurre un efficace controllo di gestione e insistere sulla lotta all'evasione e all'elusione della Tarsu». Fra i punti salienti dell'atto di indirizzo al quale ha lavorato il capogruppo del Pdl si evince la spinta all'Ente a potenziare la raccolta differenziata porta a porta e a predisporre un nuovo bando di appalto europeo che punti ad abbattere la tassa, a tutelare le famiglie e i meno abbienti, a eliminare i disservizi e ad assicurare il decoro urbano. Ma Sorbello ha invitato l'amministrazione comunale anche a riferire ogni anno sulla lotta all'evasione. Polemiche dai banchi della maggioranza davanti alla vista degli scranni (quasi) vuoti delle opposizioni. A questi malumori ha replicato, per il Fli e per la minoranza in generale, Salvo Cavarra, sostenendo che, quando 24 ore prima si erano aperti i lavori della sessione dedicata alla Tarsu «avevamo sostenuto un ben dettagliato e articolato atto di indirizzo al quale aveva lavorato e risultava primo firmatario il collega di gruppo Fabio Rodante, ma la maggioranza ha pensato bene di bocciare la nostra proposta». Il documento di Rodante si articolava in quattro punti: equiparazione della tassa per gli studi professionali a quella per le civili abitazione (oggi sarebbe più del doppio); detassazione per i redditi inferiori al 12 mila euro l'anno Isee; un taglio del 5 per cento diffuso a tutti i contribuenti ma non cumulabile con altre riduzioni; premialità del 25 per cento l'anno sull'ammontare della tassa per chi conferisce dieci chili di rifiuti al mese al centro di raccolta. Ma Marco Mastriani, presidente della commissione Bilancio del civico consesso, commentando questi quattro punti, ha puntato sull'aspetto finanziario. Secondo il consigliere, la proposta di Rodante sarebbe costata all'Ente «oltre tre milioni di euro l'anno e non ci sarebbero i soldi necessari nel bilancio di previsione». A difesa di Rodante, invece - e qualche meticoloso notista politico potrebbe parlare già di prove tecniche di "santa alleanza" in salsa aretusea - si è schierato il consigliere Ettore Di Giovanni (Misto-Sel), secondo il quale «il documento della maggioranza non rispecchia il livello di crisi che sta attraversando il sistema della raccolta dei rifiuti a fronte dell'alto livello della tassazione. Al contrario, quello della minoranza esposto da Rodante, introduce elementi di equità sociale e, attraverso il sistema delle premialità, sensibilizza a smaltire in maniera corretta». La seduta di ieri, come detto, era un aggiornamento della convocazione di 48 ore fa, quando quattro ore di confronto in aula non erano bastate per arrivare ad una decisione in merito al regolamento sulla tassa dei rifiuti solidi urbani. Giancarlo Garozzo, capogruppo del Pd, durante i lavori di giovedì 17, ha accusato la maggioranza e l'amministrazione «di non avere proposto alcunché in tre anni per migliorare il servizio e per abbattere i costi» e poi ha parlato di «insufficiente lotta all'evasione e all'elusione tributaria da parte del Comune». Poi ha messo in guardia sulla Tarsu applicata agli studi professionali, «che potrebbe dare il via a una serie di ricorsi con conseguenti danni all'erario».
    Fonte: www.gazzettadelsud.it | vai alla pagina
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