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Dichiarazione di Maurizio FRIOLO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Puglia (Lista di elezione: PdL) 


 

Gli aumenti tariffari dell'acqua. I ricatti di Aqp

  • (07 gennaio 2011) - fonte: www.consiglio.puglia.it - inserita il 07 gennaio 2011 da 17613
    “Replicando ad una nota di noi consiglieri regionali brindisini del PDL in cui denunciavamo l’aumento improvviso del 17.5% delle tariffe idriche (da aggiungersi peraltro al 10% del precedente biennio) per i pugliesi con buona pace di tutti proclami per l’acqua pubblica e gratuita, l’assessore Amati ne scarica la responsabilità sull’ATO e quindi sui Comuni, che avrebbero deliberato tale aumento a fronte di non meglio precisati investimenti. A tal riguardo, mi permetto ricordare all’ignaro assessore che tale decisione fu la conseguenza di un pubblico ricatto dell’Aqp a guida di un noto esperto marchigiano di lampade votive, che pubblicamente minacciò, con l’evidente beneplacito del governo regionale che detiene la totalità della proprietà dell’Ente, la sospensione degli investimenti stessi. Mi permetto anche rilevare che, per gli investimenti in questione, Vendola aveva ereditato dal Governo Fitto e dal precedente Governo Berlusconi la bazzecola di un miliardo e trecento milioni di euro, e che pertanto appare del tutto inspiegabile che il loro costo venga scaricato direttamente sulle spalle dei cittadini pugliesi. Saremmo a tal riguardo lieti, e non mancheremo di sollecitarlo in tal senso, se l’assessore ci dicesse che fine hanno fatto quei soldi. Magari evitando di raccontare le balle raccontate in campagna elettorale, quando sui manifesti vendoliani si contrabbandava un riduzione delle perdite idriche del 20%, che ad una semplice consultazione con l’Aqp si rivelò non superiore al 3% e ci si gloriava di un’infinità di cantieri aperti che in realtà non aveva visto nessuno, ma di cui pure oggi si presenta il conto alle povere tasche dei pugliesi. A ciò si aggiunga che gli sprechi di ogni tipo dell’Aqp sono un autentico scandalo, a cominciare dai costi stratosferici (più di 400 mila euro l’anno) del suo amministratore d’importazione per indennità e benefit di vario tipo, che si scaricano anch’essi, con il suddetto salasso, sulle spalle dei pugliesi, a rinnovata conferma dell’antico adagio per cui l’Acquedotto Pugliese ‘dà più da mangiare che da bere’. Ci farebbe altresì sapere quale peso abbiano avuto nell’aumento dei costi dell’Ente le internalizzazioni decise da Monteforte senza alcun confronto con il Consiglio regionale. Basta peraltro rileggere i toni trionfalistici di cui Amati si auto-gratifica interrottamente per smentire i suoi patetici tentativi di defilarsi da decisioni di cui porta, insieme al suo presidente, la piena responsabilità politica. Se non conta nulla su quel che conta, almeno non si auto-santifichi per quel che non può fare.”
    Fonte: www.consiglio.puglia.it | vai alla pagina
    Argomenti: acqua, acqua pubblica, acquedotto pugliese, aqp | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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