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Dichiarazione di Leonardo RAITO
Il problema della leadership in tempo di crisi
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(16 novembre 2010) - fonte: Nota stampa - inserita il 17 novembre 2010 da 812
Un anno fa un bel saggio pubblicato dalla rivista McKinsey Quarterly trattava il tema della leadership in tempo di crisi. Credo che gli spunti discussi nel saggio, frutto di interviste a 14 dei principali manager mondiali, possano essere estremamente preziosi per la politica odierna, e anche il mio partito, il PD, potrebbe prenderli come riferimento per tenere la barra dritta nel senso del proprio rafforzamento e rinnovamento. Una delle linee guida del saggio riguardava il coraggio di affrontare la realtà, guardando al futuro con senso critico.Anticipare la realtà significa mettere in campo meccanismi e modelli di governance che permettano di confrontarsi con scenari molto diversi dalle aspettative ordinarie.
Un sistema di monitoraggio che raccolga i segnali di allarme è importantissimo, così come lo è un ambiente che favorisca diverse interpretazioni dei segnali stessi.
Il secondo punto fondamentale è il mettere al centro la strategia. Una strategia discussa e partecipata, frutto di confronto e rimodulazioni, è sicuramente migliore rispetto ad altre fossilizzate su preconcetti e pregiudizi.
Il terzo aspetto riguarda la trasparenza con i collaboratori: l’unico modo per superare l’incertezza è comunicare, comunicare e comunicare. L’apertura genera rispetto, fiducia e solidarietà: condizioni fondamentali nei duri momenti dell’organizzazione.
Il quarto aspetto è molto dibattuto in questi giorni e riguarda il costruire e proteggere la cultura. La cultura influisce in modo significativo sull’ambiente umano, ed è in grado, anche nei momenti di crisi, di costruire un sistema valoriale in grado di sopportare la crisi.
L’ultimo, ma non per questo meno importante, è rappresentato dalla capacità di mantenere la fede nel futuro.
Senza questa, è difficile che un futuro ci sia. Tradotto in politichese, credo che il Partito Democratico, anche a livello locale, possa perseguire gli obiettivi, elaborando delle strategie convincenti. Per fare questo però, occorrono livelli decisionali trasparenti e coinvolgenti, che non rimandino l’appuntamento con affrontare temi delicati per il territorio, che sappiano comunicare con chiarezza le strategie, che sappiano pensare un Polesine futuribile e costruire obiettivi polarizzando attenzione e consensi, che guardino al mondo della cultura, del confronto, e della crescita intellettuale come valori imprescindibili.
Fonte: Nota stampa | vai alla pagina » Segnala errori / abusi