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Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: Misto) 


 

Asili Nido

  • (11 novembre 2010) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 14 novembre 2010 da 12072
    Ieri è stata una pessima giornata per i servizi alla comunità della città di Roma. Abbiamo avuto riconferma della distinzione netta che il Sindaco di Roma opera tra famiglie presunte “regolari” e tutte le altre variegate realtà che compongono il nostro tessuto sociale; abbiamo sentito citare a sproposito la Costituzione (che non parla di famiglie di uomini e di donne); abbiamo letto inquietanti dichiarazioni sull’”assoluta superiorità” dei legami sanciti dal matrimonio. Abbiamo, infine, appreso a mezzo stampa della volontà del Sindaco di smantellare gli asili nido comunali, ampliando il novero di quelli in convenzione che “costerebbero” molto meno. E’ assolutamente necessario ribadire che gli oneri di un servizio pubblico non possono essere affrontati nei termini costi-ricavi di un’azienda privata. Ci interroghiamo su quale ruolo si assegni oggi, dalla Giunta comunale, ai nidi, che, a meno che non si reputino dei parcheggi per famiglie in difficoltà, sono regolati da un preciso progetto educativo. Forse che si vuol conferire ai privati in via esclusiva il sistema educativo dei più piccoli? E ancora: quali garanzie otterrebbero dallo smantellamento dei nidi pubblici le famiglie in termini di qualità dei servizi, e i lavoratori riguardo alla stabilità e dignità della loro funzione? Questa estate è stato pubblicato un bando di gara per la concessione ai privati, in convenzione, di sei nidi comunali; ebbene quel bando, come denunciato dalla CGIL in agosto, chiedeva un’offerta inferiore a 500 euro a bambino, per di più al ribasso, in contrasto con quanto emerge da uno studio del CNEL, che parla di una cifra minima di 591 euro a bambino per assicurare i servizi assolutamente necessari. Cosa aspetta le famiglie romane allora? Una contrazione della qualità dell’offerta a discapito dei più piccoli? Oppure una riduzione dei salari delle educatrici, ben al di sotto di quanto previsto per la categoria e a tutto discapito dei lavoratori e dei servizi resi? Esprimo la mia più viva preoccupazione dopo gli annunci della giornata di ieri, e chiedo un confronto urgente, aperto e approfondito, su tutta la gestione dei servizi alla persona della città, senza che delle politiche sociali ed educative, e di riforme così importanti e preoccupanti, si debba venire a conoscenza dagli organi di informazione. Roma, 11 Novembre 2010 Maria Gemma Azuni di Sinistra, Ecologia e Libertà (Gruppo Misto)
    Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina
    Argomenti: famiglia, alemanno, asili nido | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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