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Dichiarazione di Maria Laura, Detta Lalla Reggiani

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Castelnuovo Rangone (MO) (Partito: Cen-sin)  - Consigliere  Consiglio Comunale Castelnuovo Rangone (MO) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

«Unione, tagli per 7 milioni»

  • (14 luglio 2010) - fonte: Gazzetta di Modena - inserita il 16 luglio 2010 da 6063
    «Con la manovra correttiva del governo, i Comuni dell’Unione Terre di Castelli dovranno tagliare spese per 7 milioni di euro in due anni, cioè il 12% della spesa». A lanciare l’allarme è l’assessore al Bilancio dell’Unione Terre di Castelli, Maria Laura Reggiani. I dati verranno illustrati ai cittadini il 22 luglio durante una seduta aperta del Consiglio comunale appositamente convocata. «L’ammontare dei tagli alla spesa che vengono imposti agli enti locali non sono nemmeno paragonabili a quelli, di molto inferiori, a carico dello Stato - spiega Reggiani - con la conseguenza che saremo costretti ad agire sui servizi territoriali». Un esempio su tutti è quello di Castelnuovo, Comune di cui la Reggiani è sindaco. «Ogni anno Castelnuovo manda a Roma 220 milioni di euro di Irpef - continua Reggiani - e ne riceve indietro appena 2, cioè l’1% circa. Ebbene, il sacrificio richiesto al Comune con la manovra è di 1 milione e 300mila euro e il nostro timore è che lo Stato, per essere certo che la spesa venga tagliata, storni la cifra proprio dai trasferimenti. Comunque sia, i Comuni si troveranno a dover fare i conti con una coperta corta. Si pensi per esempio che ogni anno il Comune di Castelnuovo spende 240mila euro per contributi alle persone meno abbienti, 500mila per l’asilo nido, 150mila per il sostegno all’handicap nelle scuole, 100mila euro per l’assistenza domiciliare e via dicendo. Saremo costretti a ripensare tante cose e agire sulle tariffe e sulla riorganizzazione di servizi ed uffici e così sarà per tutti i Comuni dell’Unione». Ma la Reggiani non vede solo “nero”: «Ciò che auspico è che si riesca a trasformare questo periodo di grave crisi in un’opportunità di riconversione vera del nostro modo di vivere e produrre e che l’’economia non sia più solo di utilità privata ma anche pubblica. Ciò potrà accadere solo se tutte le componenti sociali, compresi i sindacati, accetteranno di discutere a tutto campo le possibili soluzioni, anche fatte di sacrifici, per fronteggiare i cambiamenti velocissimi che stanno avvenendo e di fronte ai quali non si può continuare ad agire sulla base di meccanismi ormai non più attuali». Reggiani vede poi nel volontariato una risorsa preziosissima da valorizzare e responsabilizzare: «Forse lo abbiamo un po’ troppo istituzionalizzato, lo abbiamo preso troppo per mano. Dobbiamo imparare ad intenderlo come una risorsa in grado di gestire anche autonomamente i servizi; e si badi bene: questo non vuole dire mettere in mano i servizi ai privati, ma alle onlus che non hanno scopo di lucro e che sono perfettamente in grado di farli funzionare anche con costi inferiori. I Comuni devono imparare a governare di più e gestire di meno. E questo vale anche per i servizi che restano alle dirette dipendenze dei Comuni. Pensiamo ad esempio ai servizi sociali; finalmente si è capito che la centralizzazione non funziona e sono state riportate le assistenti sociali sul territorio. Anche nella scuola il volontariato potrebbe fare tanto. Si pensi ai genitori che sono pronti a rendersi disponibili per piccoli lavoretti di manutenzione o per scodellare i pasti superando l’ostacolo della carenza di personale e del blocco delle assunzioni per gli enti locali. Basterebbe solo umanizzare e rendere meno ostica tutta quella burocrazia che oggi crea ostacoli insormontabili. Insomma, questo momento di crisi può essere quello giusto per dare una svolta anche al nostro modo di fare politica e amministrare il territorio»
    Fonte: Gazzetta di Modena | vai alla pagina
    Argomenti: tagli, bilancio, sindaco, comuni, crisi, servizi, manovra, castenuovo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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