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Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI
La manovra economica del Governo
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(18 giugno 2010) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 19 giugno 2010 da 12072
La manovra economica del Governo contenuta nel decreto legge 78 del 31 maggio, sta causando la profonda preoccupazione delle parti sociali e soprattutto degli amministratori delle realtà territoriali, che in questi giorni lanciano un vero e proprio grido di allarme sulla insostenibilità della manovra.
I sindaci d’Italia, di ogni colore politico, che ieri sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica, sono mobilitati contro misure che gravano, nella parte dei tagli alla spesa, addirittura per il 70% sulle amministrazioni locali, e per la restante parte quasi del tutto sui pubblici dipendenti.
E’ veramente molto semplice perseguire il pur necessario risanamento dei conti pubblici andando ad affamare le tasche delle famiglie e della povera gente, costringendo le amministrazioni locali, quelle che concretamente gestiscono il territorio e amministrano i servizi pubblici, a tagliare i servizi essenziali per le famiglie, le strutture destinate ai più deboli, le misure di assistenza, gli asili nido, le infrastrutture, il trasporto locale, i servizi sociali di assistenza agli anziani, ai disabili, ai minori.
La ripercussione che la manovra comporterà in termini di tagli drastici ai servizi e al welfare locale saranno di impatto insostenibile, insopportabile per le famiglie, già impoverite dalla crisi economica (fino a qualche mesi fa definita “inesistente” dal Governo), dalla disoccupazione sempre più estesa, dalla precarietà del lavoro, dal blocco dei contratti.
Chiediamo a questo Governo, che con sorprendente leggerezza afferma di non aver messo mano alle tasche degli italiani, di rispettare, come chiedono a gran voce i sindaci delle città italiane, i principi della sussidiarietà e del federalismo, smettendola di invadere il campo delle autonomie locali (come continuamente ricorda la Corte Costituzionale stigmatizzando le continue invasioni di campo del Governo centrale), e di amministrare rispettando solo le tasche dei soliti noti.
Si considerino finalmente, come terreno di manovra, le grandi rendite e i grandi capitali, si persegua l’elevatissima evasione fiscale in maniera definitiva, inasprendo le pene e portandole ai livelli degli altri paesi, si intervenga sui costi ormai insostenibili della politica, delle consulenze, delle assunzioni facili, e si concerti finalmente con le realtà locali una manovra equa che non affami i cittadini, rendendo il divario tra poveri e ricchi sempre più drammaticamente evidente.
La mia completa adesione alla protesta dei sindaci, che si concretizzerà nel presidio del 23 giugno davanti al Senato, e allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 25 giugno.
Maria Gemma Azuni
Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi