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Dichiarazione di Guido Bertolaso

Alla data della dichiarazione:  Sottosegretario  Presidenza del Consiglio delega Protezione Civile


 

"Speravo in un'archiviazione. Non ho mentito. Ho la coscienza pulita"

  • (07 maggio 2010) - fonte: www.repubblica.it - inserita il 08 maggio 2010 da 100
    "All'Aquila nessuna impresa di Anemone è stata contattata o ha avuto appalti partecipando alla ricostruzione", ha detto Bertolaso. "Anemone è venuto a trovarmi all'Aquila - ha proseguito con voce rotta, bevendo un bicchier d'acqua - vengo accusato di corruzione, quando per tutta la vita ho combattuto questi fenomeni". E sui timori di eventuali dichiarazioni di Anemone ai media come già minacciato dallo stesso imprenditore, chiarisce: "Se uno teme qualcosa, cerca di tenere un profilo basso e non farebbe mai una conferenza stampa come questa. Io non ho nulla da temere e non ho nulla da nascondere e, come detto, non sono mai stato ricattabile". La moglie. "Mia moglie, professionista in giardini, ebbe lavori da Anemone per il Salaria Sport Center. Fece solo gli studi preliminari e ricevette 25mila euro, regolarmente fatturati. A mia moglie, dopo avere pagato i suoi colleghi, rimasero solo 7-8 mila euro, regolarmente denunciati nella dichiarazione dei redditi". Bertolaso ha affermato anche che "Anemone fece lavori di falegnameria nella casa dove abita, intestata a sua moglie. Per quei lavori diedi un assegno di 20mila euro".
    Fonte: www.repubblica.it | vai alla pagina
    Argomenti: G8, corruzione, tangenti, l'aquila, protezione civile, terremoto | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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