Ti trovi in Home  » Politici  » Maria Gemma AZUNI  » Tutela dei diritti dei dipendenti comunali

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: Misto) 


 

Tutela dei diritti dei dipendenti comunali

  • (11 marzo 2010) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 12 marzo 2010 da 12072
    I dipendenti comunali continuano ad assistere, impotenti, alla lesione dei propri diritti garantiti dalla legge e dai contratti, da parte di un’amministrazione che prosegue, imperterrita, nell’assunzione di frotte di esterni, nella occupazione conseguente di strutture comunali (a discapito degli impiegati entrati per concorso), nella scelta intuitu personae dei dirigenti, nella precettazione coatta per l’effettuazione della surroga dei presidenti di seggio anche in deroga a garanzie di legge e disposizioni a tutela della genitorialità.

    Come se non bastasse, e come denunciato da alcune forze sindacali, l’amministrazione non ha provveduto al pagamento di numerosi emolumenti dovuti in base a previsioni contrattuali ed accordi sindacali, quali la progressione orizzontale per i dipendenti esclusi dall’ultima tornata, l’arretrato dell’adeguamento per l’indennità di responsabilità dei dipendenti di fascia D, la relativa indennità, la produttività 2009 (scaduta nel dicembre dell’anno scorso).

    Temo che le molteplici campagne brunettiane di attacco e denigrazione del pubblico impiego si siano fatte sentire anche sul colle capitolino del Campidoglio, che, mentre non applica le leggi del governo che limitano le assunzioni dei dirigenti esterni, pare piuttosto solerte nel non riconoscere diritti e nel mortificare le aspettative economiche di quanti lavorano per il comune di Roma.

    Ho provveduto a questo proposito ad interrogare la Giunta comunale sulla motivazione dei mancati pagamenti, e ho intrapreso altre iniziative, fin dal mese di luglio, a tutela dei diritti dei dipendenti, anche per l’aumento del buono pasto, ormai fermo, da anni, alla ridicola cifra di 5,25 euro (a fronte di importi ben maggiori di altri settori del pubblico impiego).

    A tutti i dipendenti capitolini che, oltre alla grave crisi economica che attanaglia il paese e soprattutto chi dispone di redditi bassi come i dipendenti degli enti locali, non si vedono riconosciuto in busta paga quanto dovuto, la mia più completa solidarietà.

    Roma,11 marzo 2010

    Maria Gemma Azuni di Sinistra, Ecologia e Libertà (Gruppo Misto)
    Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, diritti, dipendenti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato