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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Caso Noemi. «Berlusconi sia trasparente sui suoi rapporti con la 18enne».

  • (24 maggio 2009) - fonte: Corriere.it - inserita il 24 maggio 2009 da 31

    Il presidente del Consiglio «ha il dovere di dire la verità» sul suo rapporto con Noemi Letizia e di «rispondere» a chi da due settimane gli sta facendo delle domande.
    Non usa mezzi termini il leader del Pd Dario Franceschini. E nel corso di un comizio elettorale a Reggio Emilia, punta il dito contro il premier sul caso Noemi e gli chiede di essere «trasparente» così come deve essere «un uomo politico, uno che ha responsabilità di governo».

    «IL PREMIER MENTE» - La richiesta di Franceschini arriva all'indomani della nuova presa di posizione di Silvio Berlusconi su Noemi («il Cavaliere ha parlato di «stampa sconcia») e sulla ipotesi di riferire in Parlamento circa i suoi rapporti con la ragazza di Portici: «Ci sto pensando» ha detto il premier. Ora il Pd chiede chiarimenti. «Non entrerò nelle vicende personali del presidente del Consiglio - attacca Franceschini da Reggio Emilia - ma non è possibile che la libera stampa continui a fargli domande, continui a dimostrare dove ha mentito e Berlusconi continui a tacere». Nel suo intervento il segretario dei democratici ha invocato più «trasparenza» da chi fa politica. «La trasparenza - spiega il leader del Pd - è uno dei criteri per reintrodurre la serietà nella vita politica.
    Chi ha responsabilità politiche ha il dovere, con la sua vita, di dare il buon esempio, non di dare il cattivo esempio».

    Rincara la dose Massimo D'Alema. «Berlusconi - ha detto il presidente di Italianieuropei riferendosi al caso Noemi - mente nelle vicende private come in quelle pubbliche. Questo non è accettabile». «Decideranno gli italiani - osserva D'Alema - se a loro questo comportamento piace o no. Nei paesi civili, di solito, un presidente del Consiglio che mente non piace agli elettori...».

    Chiede chiarimenti al premier anche la radicale Emma Bonino: «A me - dice, intervistata da Lucia Annunziata - interessa il comportamento pubblico del premier non quello privato, non sono una parruccona, finora la strada mediatica l’ha scelta il presidente, ma poiché c’è una contraddizione è bene che Berlusconi chiarisca una volta per tutte. Il come può anche essere il Parlamento, se ritiene».

    Fonte: Corriere.it | vai alla pagina

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