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Dichiarazione di Clemente PESERICO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Rossano Veneto (VI) (Lista di elezione: Cen-des) 


 

L’ex assessore Peserico sul "caso derivati": «Fu un acquisto oculato, il problema c’è se sono trattati da mani inesperte»

  • (15 gennaio 2009) - fonte: Il Gazzettino - Vicenza Bassano - inserita il 31 gennaio 2009 da 4102
    «Il comune di Rossano ha sottoscritto swap finalizzati alla protezione dal rialzo dei tassi e ne ha tratto il massimo beneficio proprio nei momenti di forte rialzo dei tassi di interesse». Il consigliere di opposizione Clemente Peserico (Rossano Sicura) interviene in merito all’acquisto e alla gestione dei cosidetti "derivati" da parte dall’amministrazione comunale durante la scorsa legislatura (2003-2007) quando ricopriva l’incarico di assessore al bilancio. Di fatto Rossano ha chiuso ogni operazione con i derivati nell’aprile dell’anno scorso guadagnando, secondo quanto affermato dalla vicesindaco Paola Giaccheri, in totale 190 mila euro. «I contratti firmati dal Comune con l’istituto di credito - riprende Peserico - mettevano un tetto al tasso passivo massimo che il Comune avrebbe dovuto pagare con i mutui. Di conseguenza anche i contratti swap, come quelli stipulati dal nostro Comune, in caso di aumento dei tassi valevano moltissimo». Peserico non è affatto d’accordo con l’attuale assessore al bilancio Ezio Marcon e il segretario comunale Paolo Orso che a "Il Gazzettino" hanno dichiarato che "appena i tassi hanno iniziato a crescere noi siamo usciti": «Ritengo tale affermazione inesatta - ribadisce - e questo dimostra pure che chi l’ha fatta non conosce il prodotto che Rossano aveva sottoscritto». Il consigliere stuzzica il dibattito politico prendendo spunto da una frase della vicesindaco ("Come sempre i prodotti e la finanza non sono buoni o cattivi, sono gli uomini che fanno la differenza"): «Chissà - si domanda - se si riferisce anche a me che da assessore ho fortemente incentivato la sottoscrizione di tali contratti, così come ho dato precise indicazioni dei momenti opportuni per cedere. Mi riferisco in particolare a quel contratto swap che ha reso alle casse comunali 39 mila euro: il segretario e l’ufficio ragioneria ricorderanno bene quella dinamica di vendita, essendo stati costantemente al telefono per quasi due settimane prima di deciderne la cessione». «Da quanto è emerso a livello nazionale - sottolinea l’ex assessore - "benedico" il legislatore che, ritenendo i contratti swap pericolosi in mani inesperte, ha vietato la possibilità di nuove sottoscrizioni da parte degli enti pubblici. E francamente - conclude - ritengo che questa sia ora una fortuna per le casse di Rossano».
    Fonte: Il Gazzettino - Vicenza Bassano | vai alla pagina
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